Nanga Parbat: Prime Impressioni

Ho fatto qualche piccola ricerca a proposito del Nanga Parbat e ho scoperto essere la nona montagna più alta della terra. Situata in Pakistan il suo nome, in lingua urdu, significa montagna nuda mentre gli sherpa (gli abitanti della regione himalayana) la chiamano la “mangiauomini” o “la montagna del diavolo”. Sembra addirittura che la Germania nazista provò in più occasioni a far scalare la vetta dai suoi alpinisti indicando il massiccio montuoso come “la montagna del destino dei tedeschi”.
Purtroppo, spesso, ogni montagna di questo tipo diventa tomba per molti scalatori avventurieri. Scalatori che per passione (forte) cercano di superare ogni limite umano sfidando natura, sorte e limite.

Fu così che l’italiano Daniele Nardi e la giovane promessa Tom Ballard da quella montagna, nel 2019, non tornarono mai.

Componenti e panoramica

In Nanga Parbat, titolo per 2 giocatori edito da Dr. Finn’s Games e portato in Italia dalla Little Rocket Games, il suo autore Steve Finn ci da l’opportunità di metterci nei panni di uno dei membri della comunità Sherpa intento a costruire accampamenti per esploratori stranieri e a catturare animali per procurarti cibo.

Siamo dinanzi ad un gioco astratto di durata contenuta dove i calcoli da fare non mancheranno e dove ogni mossa andrà ben ponderata.
All’interno della scatola troviamo un piccolo tabellone rappresentante 6 differenti regioni strutturate ad albero di natale (1-2-3 dall’alto al basso) ognuna suddivisa in una griglia con caselle da 1 a 6 collegate, l’una all’altra, da una linea bianca puntata. Ogni giocatore riceverà 15 escursionisti, 12 accampamenti e 6 cubi uno dei quali da utilizzare sul tracciato segna punti. Abbiamo 2 plance giocatori dove andremo a posizionare gli animali “catturati” e dove andremo poi, facendoli scorrere verso il basso, ad attivare degli effetti che ci consentiranno di modellare il tabellone principale spostando i pezzi su di esso.
Completa i componenti il meeple guida Sherpa che sarà fondamentale per indicarci su quale delle 6 regioni andremo ad effettuare la nostra azione.

Scopo del gioco infatti è riuscire a fare più punti vittoria dell’avversario attraverso il posizionamento di uno dei 5 cubi, fornitici in dotazione, su di una griglia punteggio su cui sono specificati i 3 tipi di calcolo punteggio e il requisito per poter accumulare punti.
I requisiti sono:

  • Numero di accampamenti adiacenti costruiti
  • Numero di animali uguali scambiati
  • Numero di animali diversi scambiati

Il flusso di gioco è molto semplice. Ad ogni turno i giocatori dovranno effettuare 3 fasi obbligatorie e una, la quarta, facoltativa.

  1. Catturare un animale
  2. Posiziona un escursionista
  3. Muovi la guida
  4. Costruisci Accampamenti/ Scambia animali

Nel primo passo si dovrà andare a scegliere un qualsiasi animale dalla regione dove è presente la guida e posizionarlo sulla plancia giocatore nella sezione superiore. A quel punto il giocatore dovrà sostituire l’animale appena preso con uno dei propri escursionisti. Fatto questo dovrà spostare la guida (meeple giallo) sulla regione corrispondete al numero indicato sulla casella su cui è stato piazzato l’escursionista.

Già da queste prime tre fasi capiamo l’importanza della scelta visto che andremo a scegliere sempre dove il nostro avversario andrà ad effettuare la sua azione.
La fase n° 4 sarà il trigger che ci farà fare punti.
Potremo infatti andare a costruire i nostri accampamenti in mappa andando a sostituire (eliminandoli dal gioco) i nostri escursionisti con le nostre capanne piccini picciò.
Ci sono solo 2 requisiti:

  1. Gli escursionisti devono essere minimo 3
  2. Devo essere adiacenti (nella stessa regione o tra 2 regione unite dai puntini bianchi)

A questo punto andremo a posizionare uno dei nostri 5 cubetti sulla tabella dei punti andando a matchare l’azione scelta e il numero di accampamenti costruiti.
Questa stessa procedura andrà fatta andando ad eliminare gli animali sulla nostra plancia. In questo caso dovremo scegliere se eliminare animali uguali o tutti diversi.

Gli animali sono molto importanti perché ognuno di loro (ce ne sono 6 diversi) offre un’abilità che sarà utile a modellare il tabellone di gioco.
Per esempio il Leopardo delle nevi farà cambiare di posto 2 escursionisti di posto mentre il Tahr (no, non è un tribunale…) permetterà al giocatore di scambiare di posto un escursionista e un animale adiacente.

Capite bene quindi che scartare animali permette si di fare punti subito (non ci possono essere due cubetti sullo stesso spazio di PV della tabella) ma ci farà rinunciare ai benefici. In questo gioco sarà abilità del giocatore trovare il giusto tempismo per fare punti e riuscire a indirizzare il proprio avversario su regioni non utili sperando che lui non sia così attento.

Dopo ogni salita c’è sempre la discesa

Il gioco termina quando entrambi i giocatori avranno posizionato tutti i loro escursionisti o tutti i loro cubetti. Chi ha fatto più punti è l’escursionista più figo del mondo e potrà tornare al campo base con pellami vari… scherzo eh? Nessun animale è stato maltrattato durante questa recensione e durante le partite.

Nanga Parbat rientra in quella schiera di giochi con poche regole e una discreta profondità. Forte di questo e di un prezzo che varia tra i 20 e i 27 euro sicuramente si candida ad essere un ottimo gioco per le vacanze (pure estive) o per un dopocena rapido in quelle serate in cui vogliamo giocare ma non dei cinghiali.
Non per questo però il gioco ci darà meno filo da torcere. Nelle partite fatte sino ad ora non c’è mai stato uno dei giocatori che ha staccato l’avversario. Il risultato è sempre stato in bilico e mi piace molto il fatto che il punteggio non possa mai essere in parità. Infatti i cubetti si supereranno sempre nel momento in cui il giocatore che insegue andrà a pareggiare il  punteggio del giocatore in vetta.

Gli effetti degli animali vanno ponderati come tutto in questo titolo. Sarà importante non avvantaggiare l’avversario scegliendo spazi numerati con regioni a lui interessanti e dovremo stare attenti a non arrivare secondi su punteggi che vogliamo fare perché rischiamo di rimanere a bocca asciutta. Una specie di corsa che però costringe a riflettere un pochino.
I materiali sono in linea con il prezzo e tutto il comparto funziona molto bene. C’è un po’ di affollamento in mappa quando cominceranno ad esserci animali, escursionisti ma ci si fa l’occhio.
Un gioco veramente per tutti che diverte e ci fa passare una mezz’oretta di divertimento per nulla banale. Veramente un’ottima localizzazione!

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