Harmonies – Come un’ode alla natura

Come si presenta:

Harmonies ha una scatola abbastanza contenuta, molto curata nei dettagli, dotata di scomparti in cartoncino robusti, che aiuteranno a tenere in ordine il gioco.

⚙️ Johan Benvenuto
🎨 Maëva Da Silva
👥 1-4 giocatori
⏳ 30 minuti
👦 da 10 anni in su
🗓 Data di uscita: 19 aprile

Tutto dimostra una grandissima cura per la grafica. Certamente lo stile deve incontrare il gusto del giocatore, ma per quanto mi riguarda, questo gioco si è guadagnato un posto nella mia top 10, proprio grazie alle scelte grafiche che trovo eccellenti.

Guardando dentro la scatola troviamo il regolamento, abbastanza contenuto, e chiaro; 6 sacchetti che tengono i gettoni paesaggio, in legno, divisi per colore: marroni-verdi-gialli-blu-rossi- grigi. Inoltre troviamo tutti i cubi in plastica arancio insieme ai 4 trasparenti, da utilizzare sulle carte Spirito della natura. Troviamo poi un sacchetto in tessuto, molto grande e comodo, che useremo per pescare i gettoni paesaggio.

Poi le 4 plance giocatore, che sono double face, un lato più semplice l’altro per una sfida più complessa, il tabellone generale, anch’esso double face con un lato per il gioco competitivo, l’altro per il solitario. Infine ci sono le carte in formato rettangolare, grandi e molto resistenti: troviamo il mazzo principale, Animale, con retro scuro che utilizzeremo per ogni tipologia di partita, e poi un mazzo secondario, Spirito della natura, con retro chiaro, che potremo decidere di utilizzare per una versione leggermente più avanzata del gioco. Infine abbiamo 4 carte riepilogative dei punteggi di fine partita che da un lato mostrano i punteggi da associare alla plancia lato semplice e dall’altro i punteggi da associare alla plancia lato difficile. Abbiamo in dotazione anche un fantastico taccuino per i punteggi che ci aiuterà a far di conto.

Tutto il materiale è buono e abbastanza resistente: anche se solitamente imbusto le carte, in questo caso sto valutando di non farlo, anche perché lo scomparto per tenerle mi sembra abbastanza stretto e le carte hanno un formato simile a quello di dixit (un po’ più piccoline, in realtà).

Dettaglio del gioco:

Harmonies si intavola velocemente, soprattutto se lasceremo i gettoni già pronti nel sacchetto di tessuto. Il setup iniziale consisterà nel collocare il tabellone generale (lato solitario o lato 2-4 giocatori) al centro del tavolo con 3 gettoni per ogni spazio, pescati dal sacchetto. Ogni giocatore prende una plancia e si decide su quale lato giocare; dopo di che si posizionano 5 carte animale al centro del tavolo prendendole dal mazzo principale (3 se si gioca in solitario). Se si decide di giocare con il mazzo Spirito della natura allora verranno date 2 carte ad ogni giocatore e ognuno sceglierà di tenerne una; tutte le carte restanti verranno rimesse nella scatola.

Si è pronti per iniziare la partita. Dal primo, (chi avrà il puntatore del tabellone generale rivolto verso di sé) si deve fare l’azione obbligatoria di pescare i 3 gettoni colorati da uno degli spazi del tabellone e posizionarli sulla propria plancia. Alla fine del turno si riempirà lo spazio rimasto senza gettoni (se giochiamo in solitario invece verranno eliminati dal gioco tutti i gettoni rimasti sul tabellone e ne verranno messi di nuovi).

I gettoni si posizionano in spazi della propria plancia vuoti, oppure, seguendo opportune regole, possono essere impilati su gettoni già posizionati precedentemente. I gettoni marroni possono impilarsi tra loro e possono avere sopra di essi un gettone verde o rosso, i gettoni grigi possono impilarsi tra loro ed avere in sommità un gettone rosso; i rossi possono impilarsi fra loro. I gettoni gialli e blu non possono impilarsi tra loro e non possono esser posizionati sopra altri colori. Non si può posizionare un gettone sopra uno che abbia già un cubo collocato su di esso. Nel posizionare i gettoni dovremo cercare di soddisfare le indicazioni delle carte animale in nostro possesso.

Inoltre possono essere effettuate due azioni facoltative: scegliere una carta animale sul tavolo e posizionarla davanti a sé (ogni giocatore può avere fino a 4 carte animale da risolvere per volta): appena presa la carta occorrerà posizionare cubi arancioni negli appositi spazi punteggio in essa presenti. Una volta presa la carta animale verrà svelata una nuova carta sul tavolo. Si può prendere una sola carta per turno.

Posizionare un cubo su un gettone: ogni volta che riusciremo a soddisfare le condizioni di posizionamento di una carta animale in nostro possesso, allora potremo prendere il cubo di valore minore presente sulla carta e lo potremo mettere in corrispondenza del gettone disegnato. Ogni gettone può avere su di sé un solo cubo. Quando non ci saranno più cubi sulla carta, potremo metterla da parte e liberare uno slot che potrà esser occupato da una nuova carta animale.

Le configurazioni che sono disegnate sulle carte animale possono esser riprodotte in qualsiasi verso e, una volta posizionato il cubo su di un gettone, sarà sempre possibile modificare la configurazione aggiungendo nuovi gettoni sui pezzi che formavano la configurazione appena soddisfatta, per creare nuove configurazioni: basta non toccare i gettoni su cui abbiamo già collocato dei cubi.

Naturalmente con i nostri tre gettoni di un turno potremo anche soddisfare più configurazioni contemporaneamente, e in questo caso andremo a prendere un maggior numero di cubi dalle nostre carte.

Ogni carta spirito ha un solo cubo animale trasparente ma uno schema più difficile da realizzare. Alla fine del gioco, le carte spirito danno un bonus punteggio aggiuntivo.

Il gioco termina nel momento in cui finiscono i gettoni del sacchetto oppure se un giocatore si ritrova con soli 2 spazi vuoti sulla propria plancia (completando però il round in corso). Si calcolano i punti di fine partita seguendo la carta riepilogativa (dipenderanno dal posizionamento reciproco dei gettoni colorati, indipendentemente dalle carte animale) e si sommeranno i punteggi delle carte (in base agli slot che avremo liberato collocando i cubi). Chi ha il punteggio maggiore vince!

Considerazioni:

Harmonies è un piazzamento abbastanza stretto associato ad una insalata di punti.

Possiamo affrontare il gioco guardando ai gettoni e cercando di ottimizzare al massimo il piazzamento, senza considerare troppo i punteggi delle carte animale, oppure possiamo giocare cercando di risolvere il maggior numero di carte e solo parzialmente tentare di mantenere una logica di piazzamento che ottimizzi il punteggio dei singoli gettoni. Entrambi gli atteggiamenti sono validi, molto dipenderà dalle carte uscite e dai gettoni di volta in volta disponibili.

Il gioco è fortemente strategico ma ha una buona dose di casualità data dalla pesca dei gettoni e delle carte: questo aspetto è ciò che mi ha appassionato, perché bisogna esser pronti a vari piani B, in un gioco che sembra permetterti moltissimo ma che in verità finirà troppo presto per mancanza di spazi liberi. Harmonies è strettissimo.

Quando prendiamo una carta animale siamo portati a pensare che sarà semplice risolverla, perché in effetti se guardiamo le singole composizioni, non c’è una carta che sembri impossibile, e in effetti risultano anche molto equilibrate fra loro. Ma comporre il paesaggio cercando di ottimizzare le regole di posizionamento, e le richieste delle carte: affiancando ad esempio gettoni di un certo colore, oppure cercando di circondare un certo gettone almeno con 3 colori differenti, renderà tutto molto più complesso, inoltre lo spazio a nostra disposizione è veramente poco e se tendiamo a costruire un paesaggio senza sfruttare l’altezza, finiremo prestissimo gli esagoni a disposizione.

Il gioco è assolutamente privo di interazione diretta: quello che si definisce un solitario di gruppo. Al limite ci andremo a togliere una presa di gettoni o una carta animale, ma difficilmente questo ci danneggerà veramente, perché la possibilità di moltiplicare il punteggio tramite le carte o i bonus di fine partita, ci permette quasi sempre di aggiungere punti ad ogni piazzamento.

La partita scorre via guardando esclusivamente la propria plancia e le carte, cercando di capire quale presa sia migliore in quel dato scenario.

Sicuramente, acquisendo più consapevolezza, impareremo sempre più a sfruttare la costruzione in verticale, che ci consentirà di sfruttare gli stessi piazzamenti per più carte animale, e anche di allungare la partita, ma non illudetevi, mai quanto vorrete! Inoltre cercare di sfruttare l’altezza rende più dipendenti dalla pesca, e da questo punto di vista è un approccio più rischioso.

Essendo concepito come un solitario di gruppo, nella versione in solitario non perde in piacevolezza; certamente però non aumenta le sfide del gioco. Lo scopo del gioco diventa ottenere il maggior numero di soli, i quali dipenderanno dal set up iniziale e dal punteggio finale.

Unica nota semi negativa riguarda la grafica utilizzata per le carte che richiedono configurazioni che utilizzano gli edifici-gettoni rossi: Nella grafica il gettone sottostante al rosso è diviso in tre colori, perché il gettone rosso può esser impilato sul grigio sul marrone o sul rosso; i colori sono molto simili ed alla prima partita, se non si ha chiaro su cosa può esser impilato potrebbe creare un momento di incertezza, che però viene fugato immediatamente guardando il regolamento. Ma questa è una critica che muovo proprio per cercare il pelo nell’uovo!

Il gioco scala bene da 1 a 4, ma in due giocatori certamente usciranno meno gettoni che in 4 e questo farà una grande differenza sulle nostre scelte di piazzamento. Harmonies è un gioco assolutamente indipendente dalla lingua, le carte sono chiare e non c’è bisogno di tornare sul regolamento.

Mi è impossibile, giocandolo, non pensare a Dreamscape; il posizionamento su plancia stretta è molto simile, anche se devo dire che Harmonies lo rende molto più fluido e semplice da approcciare. Per un altro verso mi è impossibile non pensare ad Azul, soprattutto per ciò che riguarda le modalità della pesca dei gettoni, e per il meccanismo dei piazzamenti reciproci fra i gettoni. A differenza di Azul, Harmonies risulta assai più vario, in quanto la possibilità di sfruttare piazzamenti precedenti renderà la nostra strategia molto più flessibile.

Il fatto che le carte non completate non ci danneggiano ci permette una ampia libertà di scelta sui piazzamenti e di cambiare strategia assecondando la pesca dei gettoni. Certamente carte non completate, occuperanno però slot utili che potremmo occupare con nuove carte più promettenti; ogni volta ci troveremo pertanto a valutare se prendere o meno nuove carte, anche tenendo conto degli spazi a nostra disposizione.

Potremmo trovarci al tavolo con cogitatori seriali, e questo potrebbe portare ad una certa paralisi da analisi, perchè i gettoni che potremmo prendere variano di presa in presa e questo potrebbe indurci ad attendere il nostro turno per fare le nostre valutazioni; se ci trovassimo con pensatori estremamente lunghi consiglio di stabilire un tempo massimo per scegliere e piazzare i gettoni su plancia.

Sicuramente è un astratto leggero con una buona variabilità e una profondità di gioco sorprendente.

Harmonies può esser apprezzato sia da giocatori più navigati, che riusciranno a comprendere da subito la profondità del gioco, ma si presta anche ad essere un buon introduttivo per non giocatori, che saranno sicuramente attratti dalla grafica e dall’effetto scenografico che verrà fuori dal posizionamento dei gettoni, e che certamente non avranno motivo di spaventarsi a causa di lunghe spiegazioni o regole molto complicate.


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