Stranger Things: Il Sottosopra – Tra serie TV e giochi da tavolo
“Le mattine sono per il caffè e la contemplazione”
Sì, lo so, ogni volta che si parla di qualcosa che faccia riferimento agli anni ’80 mi faccio prendere sempre dall’euforia. Non a caso, quando i fratelli Duffer presentarono una nuova serie targata Netflix, ambientata in un remoto paesino avvolto nel mistero, durante quei suddetti anni, la mia mente ha iniziato a vagare già per i boschi di Twin Peaks. Ora, lungi da me ripercorrere le vicende o scrivere una recensione in ambito cinema, l’aspetto più rilevante, nonché quello più scontato, è riservato a prodotti fuori dalla sfera cinematografica. Dato l’enorme successo di Stranger Things, avendo portato dietro di sé appassionati di Hawkins o anche flebili curiosi del genere, inevitabilmente sono nati anche prodotti ludici abbastanza interessanti, fino ad avere tra le mani il gioco da tavolo di Stranger Things: Il Sottosopra.
Titolo: Stranger Things: Il Sottosopra
Anno: 2023
Autori: Rob Daviau
Artisti: Giovanna BC Guimarães, Henning Ludvigsen
Editori: CMON Global Limited, ADC Blackfire Entertainment, Portal Games, Reflexshop
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Cooperativo, survivor
Numero Giocatori: 2 – 4
Durata: 60 minuti
Età: 12+
Longevità: Buona
Rigiocabilità: Discreta
Livello di apprendimento: Basso
Dipendenza dalla lingua: Basso
Non si tratta di un raro caso quello di una fusione tra prodotti aventi un medium differente, la storia insegna che qualsiasi idea può intraprendere strade parallele senza che i mondi si escludano a vicenda. Tra Jaws, Jurassik Park, Back to the Future e tanti altri cult del cinema “di una volta”, i brand più appetitosi finiscono anche in una trasposizione da tavolo (così come accade per videogames, fumetti, manga e altro). La stessa cosa è avvenuta per Stranger Things, dove Daviau, insieme a CMON, ha pensato bene di non intraprendere le vecchie strade, ma di proporre un gioco da tavolo fatto e finito, ripercorrendo le prime due stagioni della serie TV.
Ho visto qualcosa
A dire la verità, non è la prima volta che Stranger Things viene proposto su tavolo, ma Salvate Will e Undici ha l’impostazione da escape room, mentre Adventures Together è un gioco di carte cooperativo, così come la variante Monopoly è… beh, è Monopoly. Stranger Things: Il Sottosopra è un vero e proprio gioco da tavolo, con tanto di tabellone e miniature che rappresentano i ragazzini di Hawkins, alcuni personaggi principali e ovviamente gli antagonisti, come il Demogorgone.
Strutturato proprio come gli eventi della serie TV, l’obiettivo prefissato sarà il medesimo: nella prima stagione dovremmo salvare Will, mentre nella seconda oltre a recuperare nuovamente il bimbo sperduto, bisognerà chiudere il portale per il Sottosopra. Ne consegue che tutta la faccenda sarà gestita da un gruppo di giocatori che tenterà di cooperare al fine di risolvere il busillis.
Agli amici dici cose che i genitori non sanno
Per addentrarsi nel mistero del Sottosopra, si parte scegliendo lo scenario, tra i due a disposizione e lo si prepara come da indicazione specificata nel regolamento. Ogni scena ha le proprie carte e materiali specifici da poter utilizzare, comprese alcune regole differenti (niente di complicato, invero, ma contestualizzati). Il concetto da prendere in considerazione (perché girerà tutto intorno ad esso) è la gestione delle pile. All’interno della scatola sono presenti dei gettoni raffiguranti dei valori numerici (da zero a cinque) che diventeranno il fulcro principale per la risoluzione di eventi o azioni.
Con una mano di carte Azione, giocabili e in numero uguale per tutti i partecipanti al Sottosopra, ogni turno sarà composto da quattro fasi. Ci si potrà muovere, seguendo le strade che porteranno in luoghi specifici, effettuare un’azione, rifornire la mano per il numero di carte giocate e rivelare le carte Scena. L’utilizzo delle carte permette di utilizzare il valore indicato come “potenza”, quindi muoversi fino al valore indicato oppure utilizzare la somma per eliminare una pila corrispondente al fine di avere un vantaggio sostanziale (a seconda del luogo) e sconfiggere i vari nemici. A fare il paio con tutte le disgrazie, il Sottosopra non sarà un luogo molto ameno, difatti muoversi attraverso il tentacolare ambiente oscuro procurerà delle paure non indifferenti. Inutile dire che i personaggi colti dal panico cronico decreteranno la fine di Hawkins.
Potremmo chiamarti Undi
Hawkins no è solo un luogo di pericoli, anche se ce ne sono di svariati. Tuttavia potremo aver bisogno di un aiuto aggiuntivo, donato dai poteri di Undici. Essendo usufruibili solo per una volta, bisognerà ponderare bene quando coinvolgerla o tenere sopite le sue qualità per un uso futuro. In aggiunta anche vari personaggi secondari ci seguiranno nell’avventura, come alleati e rendendosi utili nel momento del bisogno.
Benché la collaborazione sia il fulcro centrale di Stranger Things, tante saranno le disavventure e le disgrazie che si abbatteranno sul gruppo, alle prese con l’arduo tentativo di salvare Will, perciò sia il Demogorgone che le pattuglie, nonché i Democani, si aggireranno per tutta Hawkins, pronti a far saltare ogni piano calcolato. Esatto, perché al termine del turno del giocatore, delle carte Scena irromperanno per far scatenare qualche imprevisto. Tenere bene a mente un piano B è sempre auspicabile. Vi è comunque una lotta contro il tempo, perché quando il mazzo delle carte Azione si sarà esaurito per la terza volta, allora si potrà dire addio a Will.
A volte anche i cattivi sono astuti
Stranger Things: Il Sottosopra ripropone la stessa ambientazione dell’omonima serie TV, concentrandosi molto sulla meccanica collaborativa e l’utilizzo delle pile quale stratagemma per gestire sia le azioni che la salute dei nemici. Ogni personaggio è chiamato a salvare il proprio amico scomparso e chiudere definitivamente il portale, tutto sotto la cattiva stella della casualità. Sì, non si può prevedere quando il Demogorgone spunterà, né tantomeno conoscere precisamente tutti i valori delle pile e ovviamente quale oggetto potrebbe capitarci. Tutto ruoterà intorno al potere raggiunto dalle carte giocate e da ciò che saremo in grado di anticipare. Certamente gli alleati e le capacità di Undici saranno una benedizione per le varie catastrofi che accadranno, ma bisogna capire che comunque l’unione fa la forza e intraprendere alcune strade in modo solitario non sempre è conveniente. Non essendo un personaggio propriamente giocabile, la plancia di Eleven è stata messa a disposizione dalla stessa CMON, stampabile separatamente e non inserita nella scatola base, in modo da poter utilizzare anche lei durante il gioco.
Le regole di Stranger Things: Il Sottosopra sono abbastanza semplici, cambiando qualcosa tra il primo e il secondo scenario, proprio per avere un diverso contesto (anche la mappa possiede delle modifiche) e far provare l’effetto di una conseguenza diretta. Da questo punto di vista, gli appassionati della serie TV apprezzeranno molto l’ambientazione e i riferimenti, soprattutto nelle carte oggetto e alleato, riuscendo anche a far soprassedere sull’enorme casualità delle avventure. Si tratta di una caratteristica insita in questa tipologia di gioco che può dare la possibilità di rigiocarlo in varie configurazioni di personaggi (in verità io l’ho giocato anche in solitario perdendo anche male il più delle volte), avendo il medesimo obiettivo in ogni sessione. I due scenari andrebbero giocati sequenzialmente, come da tradizione, ma nulla vieta di anteporre uno dei due in maniera separata, anche perché i tempi si dilaterebbero. In definitiva: amate Stranger Things? Odiate la fortuna? Fa nulla. Hawkins si sente… tanto.
Curiosità
Sulla mappa, precisamente nella casa dei Buyers è presente l’autovettura di Joyce, la Ford Pinto utilizzata nella serie TV.
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