Visconti del Regno Occidentale: Espansioni e Big Box

Espansioni sì, espansioni no. Espansioni sì, espansioni no…

Parliamoci chiaro, il vero dilemma/cruccio del giocatore da tavolo moderno non è l’aumento del prezzo dei trasporti, dei carburanti, delle materie prime o dei ritardi dei kickstarter, no! Il vero dilemma è se acquistare o meno un’espansione di un gioco riuscendo, inoltre, a non andare su tutte le furie assecondando il ricorrente pensiero che in testa urla “ma se era così imprescindibile nel gioco, perché non l’avete inclusa nel base?!”

Quinto, sesto giocatore, extra plance, nuovi token, carte, scatolame, regole e chi più ne ha più ne metta. Le espansioni sono la sorpresa che tutti i giocatori ormai si aspettano e che in qualche modo mettono in conto subito dopo aver tolto il cellophane dal gioco base. Esatto. Subito dopo. Vi sento che dite “No, io ci faccio una partita prima di dirlo!”. Bugiardi. Voi aprite il gioco, tirate fuori la main board e già sentite la puzza di espansione.

Cosa mai si poteva aggiungere a Visconti del Regno Occidentale?

Le plance ragazzi. Le plance. E finalmente le abbiamo. Belle, rigide e belle (di nuovo). Sono contento, lo ammetto. Ci sono anche gli intagli per evitare che i vostri segnalini corruzione e reputazione non si muovano! Non ho idea se alla Garphill avessero l’intenzione di giocare uno scherzetto con quelle originali, non lo voglio sapere. Ora ci sono e già questo porta un’incredibile completezza estetica al gioco. Ma cos’altro? Ci basta? Seppur gradito è un orpello. Cos’altro si nasconde dentro le due scatole di “I custodi delle chiavi” e “I cancelli dell’oro”?
Bando alle ciance, ve lo dico subito. Una serie di moduli che possono essere integrati al gioco base e che lo fanno in maniera veramente egregia. Tutti, infatti, riescono ad arricchire il gameplay senza snaturarne il suo concetto base. Io le ho usate tutte assieme e devo dire che mi sono divertito. Ma andiamo con ordine.

Un piccolo passo indietro

Nella mia intervista a Shem Phillips (che trovate qui) avevo espressamente chiesto cosa fosse cambiato nella sua evoluzione di designer. Se nella sua prima trilogia mari del nord si percepiva una necessità di espandere il prodotto originale, nella sua seconda trilogia per sua stessa ammissione questo era un’aspetto leggermente più trascurabile. I tre titoli funzionano come orologi svizzeri. Architetti, Paladini e Visconti sono tre opere ben congeniate e hanno dalla loro parte un gameplay solido e divertente su cui poggiarsi. Quindi cosa si poteva fare per dare da mangiare agli accumulatori seriali di esperienze ludiche? Se in Architetti si è puntato ad espandere i tabellone e a creare dinamiche che si sovrapponessero al gioco (principessa e speculatore su tutte), su Paladini si è andati a dare delle opzioni aggiuntive per poter fare punti nella sua unica e forse non così imprescindibile espansione. Paladini tra tutti è il più granitico a riprova che le mie impressioni nell’intervista di cui sopra non erano così sbagliate. In questi due giochi non voglio dire si sia fatta una forzatura ma si è in qualche modo andati a dare un “più” a qualcosa che era di base già incredibilmente pieno.

Perché in Visconti invece non riesco ad esprimermi con gli stessi termini?

Il terzo titolo è speciale per me. Ho amato la sua meccanica di deck-building fin da su subito. Il turno del giocatore e il mix icone/risorsa utili alla scelta dell’azione da svolgere è sfidante. La corsa al castello è una via per vincere la partita. Dopo più di una dozzina di partite in tutte le formazioni possibili ho capito che mollare (badate bene…mollare) la corsa al castello è deleterio. Bisogna sempre contrastarla. Non dico piazzare più meeple degli altri necessariamente ma seguire la scia, quello sì. Se non si va a giocare sul castello si perde quasi sempre.

A riprova che questi moduli non interferiscono con il gameplay c’è proprio il fatto che la corsa al castello ignorata rimane un suicidio anche con tutti loro messi sul tavolo.

Arrivano gli invasori!

Il modulo che ho maggiormente apprezzato è proprio quello delle carte invasore coadiuvate dalle carte ordini del re. Questi due nuovi tipi di carte hanno un utilizzo che li rende indissolubili. Gli ordini del re sono tutti uguali e il loro uso determina la scelta che faremo di combattere o accogliere l’invasore. Giocando l’ordine del re sulla nostra plancia avremo accesso all’icona che ci fornisce (inoltre nel momento del suo acquisto potremo sfruttare il beneficio opzionale di scartare una carta) e, una volta fuori dalla nostra board dovremo scartarla nel mazzo di appartenenza e prendere gratuitamente una delle tre carte invasori visibili nel display creato ad inizio partita. Questa azione è detta “accogliere invasori”. Quest’ultimo andrà ad integrare il nostro mazzo fornendoci icone aggiuntive e soprattutto punti a fine partita in base a ciò che ci viene offerto.

La seconda opzione di utilizzo degli ordini del re è la distruzione di questa, tramite un effetto o un’abilità che permettono questa azione, col fine di poter rimuovere dal gioco una delle carte invasori. Questa azione chiamata “respingere invasori” è utile per ricevere le ricompense presenti sugli invasori distrutti (un po’ come accade quando si decide di acquistare un cittadino). Ci farà inoltre riprendere le 3 monete presenti sulla carta ordine del re restituita (come accade per ogni carta distrutta per la quale il valore viene acquisito dal giocatore attivo).

Forzieri

Altra bella novità sono i forzieri. Queste tessere che potranno essere acquistate tramite l’effetto di alcuni cittadini (rappresentato da un lucchetto) verranno piazzate sotto uno dei 3 slot carta in plancia. Fondamentalmente sono dei boost che, attivati dal posizionamento/passaggio di una carta cittadino sopra di essi, forniscono icone aggiuntive o risorse extra. Per ricevere il beneficio il giocatore dovrà però rispettare il requisito indicato nella piccola sezione verde del forziere stesso. A fine partita, inoltre, assegneranno PV aggiuntivi in base al fatto che se ne posseggano 1/2/3

Plancia manoscritto

Un’altra piccola new entry è questa piccola sezione extra da posizionare accanto alla vostra plancia. Su di essa andranno impilati i manoscritti in base al colore del loro nastro. Dopo aver posizionato almeno un manoscritto nella colonna indicata si andrà a sbloccare una delle 3 abilità fornite dalla plancia. La prima è donata di default dal gioco e consiste nell’acquisto di una carta ordine del re al posto di una carta cittadino ogni qualvolta si ha la possibilità di acquistare quest’ultima. Il secondo spazio permette di pagare una risorsa qualsiasi al posto di una moneta, il terzo ci permette di pagare 2 monete per pescare una carta dal nostro mazzo per aggiungerla alla nostra mano, mentre l’ultima abilità ci consente di riorganizzare le nostre 3 carta in plancia senza dover più, quindi aspettare che un visconte sosti sul nostro spazio.

Probabilmente questo è il modulo più “deboluccio” ma il suo impatto su gameplay è praticamente nulla. Spendere due monete (preziosissime) per pescare una carta “alla cieca” mi sembra un azzardo e l’azione di riordinare il mazzo è comunque debole e in molti turni inutile se non si hanno le icone utili alla causa. Avrei preferito il tagliare o scartare una carta del deck.

Cittadini Eroe

Vi ricordate quell’unica carta cittadino che veniva scelta durante il setup iniziale assieme alla carta giocatore? Ebbene nella scatola de “Il custode delle chiavi” ne troviamo di nuovi e (rullo di tamburi) sarà possibile acquistarli al fine di aggiungere e potenziare il nostro mazzo. Una nuova icona infatti permetterà di prendere gratuitamente un eroe da una delle 3 carte presenti nel display preparato ad inizio partita. Alcuni di questi hanno inoltre un particolare effetto di uscita che li elimina dal gioco donando però, ovviamente, qualcosa al possessore. Nella scatola troverete inoltre nuove carte giocatore con nuove possibilità di risorse iniziali e nuovi punti di partenza per il vostro visconte.

Cos’altro troviamo?

Non vi basta? Molto bene, nell’espansione “I cancelli dell’oro” trovate anche 6 nuove carte castello che aggiungeranno ulteriore variabilità al gioco, nuovi eroi, nuovi manoscritti 6 carte costruttore versatile e altrettante costruttore specializzato. Queste permetteranno al giocatore che per primo costruirà 3 palazzi diversi o/e 3 palazzi uguali di ricevere questa carta e i suoi ulteriori benefici.

Nella scatola del custode delle chiavi troviamo un’altra piccola ma interessante novità. Gli edifici pubblici, ovvero delle esatte copie dei 3 edifici base nel gioco, in colore grigio, (dunque emporio, sede delle corporazioni e officina pubblica) che il giocatore potrà costruire attraverso una singolare scelta. Al momento della costruzione, pagando chiaramente il numero di risorse richieste, il giocatore dovrà scegliere di posizionarsi col proprio visconte su uno spazio dove un suo proprio edificio sia già stato costruito in precedenza. Dovrà rimettere dunque sulla sua plancia l’edificio “base” e sostituirlo con l’edificio pubblico. Il bravo costruttore guadagnerà la carta associata (ce ne sono solo 3, una per ogni edificio) e i suoi vantaggi oltre che dei punti vittoria finali).

Conclusioni

Sono rimasto estremamente soddisfatto di queste espansioni. La Fever Games ha fatto la solita ottima localizzazione e qualora voleste capire bene quale scatola contiene cosa vi rimando al loro sito internet qui. Tutto gira perfettamente, si può scegliere cosa inserire e cosa no, ci sono tanti nuovi modi di fare punti e di interagire con le carte e infine il gameplay (secondo me perfetto) non è in alcun modo snaturato o appesantito. Icone semplici e intuitive, tanta scelta e finalmente le beneamate plance rigide. Questa è veramente la cosa gradita per un risultato visivo e pratico. Assieme alle espansione di cui abbiamo parlato è uscita la big box. Personalmente è stata la prima della mia vita ludica poiché ho sempre pensato fosse un’inutilità avere un’unica scatola da acquistare separatamente spendendo altri soldi.

Ebbene, mi sono trovato talmente bene che ho comprato quella di tutti gli episodi e anche quella per Raiders of the north sea. Risultato? Spazio risparmiato a go-go!
Sono un tipo deciso io…sì sì…

Per concludere consiglio a tutti i giocatori che hanno amato questo titolo di acquistare queste due espansioni perché, sono certo, non potrete più farne a meno una volta apparecchiate sul vostro tavolo.


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