Alien: Il destino della Nostromo – Tra gioco da tavolo e nostalgia

“Nello spazio nessuno può sentirti urlare.”

Eccoci qui, nello spazio profondo e una buona dose di fazzoletti a rimarcare la nostalgia, abbracciati alla paura dell’ignoto. Nell’immaginario collettivo il nome di Alien permette di far riaffiorare emozioni simili, soprattutto per chi ama la fantascienza come un buco nero attrae materia al suo interno. Ravensburger gioca sulla malinconia, andando a frugare nei ricordi degli anni ’70/’80 per dar vita ad una trasposizione ancor più d’impatto emotivo.

Titolo: Alien: Il destino della Nostromo
Anno: 2022
Autori: Scott Rogers
Illustratori: Stefen Koidl, Vladimir Rodriguez
Grafica: Studio HIVE
Scultori: Brian Dugas
Editore: Ravensburger
Editore italiano: Ravensburger Italia
Genere: Cooperativo
Numero Giocatori: 1 – 5
Durata: 45 – 60 minuti
Età: 10+
Longevità: Media
Rigiocabilità: Media
Livello di apprendimento: Basso
Dipendenza dalla lingua: Media

Se con Jaws o Back to the future, passando per Jurassic Park, la breccia nel cuore era tanta da far oltrepassare le lacrime, la pubblicazione di Alien: il destino della Nostromo ha definitivamente eretto il muro del pianto più imponente. Seguendo la concezione del film stesso diretto da Scott, la trasposizione da tavolo ripercorre le gesta dell’equipaggio della Nostromo alla prese con una paura che agisce nell’ombra. Date le meccaniche semplici e facili da apprendere, Alien: il destino della Nostromo si snoda in una serie di turni dall’impronta “giocatore centrico”  fino ad un epilogo fortunato o infausto con al centro il destino dell’astronave da trasporto.

Alien
La cara adorata mascotte Jonesy non poteva mancare

Non dovevamo atterrare su questo maledetto pianeta, questo è sicuro.

Le vicende narrate nel gioco da tavolo sono seguenti l’atterraggio su LV-426, con Kane già trasformatosi in un involucro per il Facehugger e maggiore ispirazione per lo Xenomorfo che tenta di trasformare la Nostromo nel suo parco giochi.
Il tabellone di gioco è strutturato come l’astronave, con le stanze apparse nel film e addirittura utilizzando l’intelligenza artificiale di bordo come una cabina ben precisa. A dire il vero, oltre la questione meramente scenica, nessuna delle stanze ha un effettivo utilizzo preciso (come visto in Nemesis, ad esempio), ma funzionali al completamento di obiettivi comuni, prima di giungere alla missione finale, tenuta nascosta fino ad allora.

Alien
I membri dell’equipaggio, riprodotti fedelmente dal film, sono dotati di caratteristiche di gioco differenti

Abolendo di fatto, nel regolamento ufficiale, l’eliminazione dei personaggi, vi è l’escamotage dell’utilizzo di un tracciato di morale ogni qualvolta Alien rintraccia un membro dell’equipaggio facendolo fuggire. In questo modo, tutta la crew sarà attivamente coinvolta senza il pericolo di essere eliminati già a inizio partita, ma soffrendo in questo modo del fattore immersività.

Alien
Il morale dell’equipaggio non consente l’eliminazione di giocatori durante l’intera partita

Buongiorno, Mother.

L’ingegno dell’equipaggio, gestito da giocatori, si scontrerà con l’intelligenza artificiale dello Xenomorfo (e perché no, anche della figura oscura di Ash) che a ogni turno del giocatore striscerà nell’oscurità, in cerca della preda vicina, con conseguente intento di far scendere il morale sul relativo tracciato. Dall’altra parte, ogni membro dovrà adempiere a degli obbiettivi comuni, raccogliendo oggetti o creando attrezzatura mediante i rottami presenti in tutta l’astronave.

Alien
Raccogliere oggetti o rottami è determinante

Non appena tutti i compiti saranno stati completati, partirà la vera e propria sfida finale, che vedrà l’alieno correre all’impazzata e i personaggi nel tentativo di non farsi sopraffare, ma al contempo cercare di eliminare la minaccia. La paura dell’ignoto è così amplificata anche dal pericolo che si annida nelle varie stanze, dove non è mai possibile conoscere la reale entità di quello che attende all’interno: nonostante la tranquillità apparente delle cabine, potrebbe esserci lo Xenomorfo, nascosto nel buio, oppure il perfido Jonesy (felino più temibile di Alien) che farà spaventare l’avventore prima di rintanarsi altrove.

Alien
Dietro ogni portellone si annida qualcosa nell’oscurità

La caverna è completamente chiusa ed è piena di… oggetti, come di pelle, tipo… uova o roba simile!

Ravensburger tenta nuovamente di riportare in auge un capolavoro della fantascienza, sfruttando le stesse caratteristiche dei titoli precedenti: la facilità di comprensione. Non è mai semplice trasporre qualcosa in un altro medium, ma i game designer hanno reso il gioco accessibile a chiunque. Con delle regole semplici ed efficaci, tutta l’atmosfera del film è proiettata nel gioco da tavolo, dove ogni azione dovrà essere ponderata per la riuscita degli obbiettivi, stando attenti a trovarsi preparati nel caso di un incontro con lo Xenomorfo (o comunque con gli altri antagonisti secondari).

Alien
Cooperare sarà la chiave per la riuscita di un buon piano, forse…

Facilità nell’apprendere le regole non è sinonimo di banalità. Benché si tenda a sfruttare una linearità nella gestione di un turno, Alien: il destino della Nostromo punta esplicitamente sulla paura degli incontri, ma anche nel prepararsi al meglio per eventuali difficoltà. Da un lato abbiamo una buona gestione dell’alieno che oltre a muoversi indisturbato tra i corridoi dell’astronave, sbucherà inaspettatamente da qualche portellone, dall’altra anche la buona scalabilità verso una difficoltà sempre più crescente. Oltre agli incontri casuali nelle stanze, sarà possibile anche aggiungere un secondo incomodo che renderà l’avventura ancora più ostica.
Tutto il sistema strizza l’occhio all’imprevedibilità delle situazioni e come ogni buon film carico di tensione, l’effetto sorpresa non sempre è sinonimo di epilogo a lieto fine. Giocare a scacchi con uno Xenomorfo sarebbe stato certamente più gratificante, ma bisognerebbe prima insegnargli a giocare sportivamente…

Alien
Occhio allo Xenomorfo!

La strada intrapresa da Ravensburger è sicuramente interessante, capace di riproporre alcuni dei capisaldi della cinematografia degli ’70/’80 e facendoli fruire da un grande pubblico, con regole molto semplici e adatti a chiunque. Intavolare Alien: il destino della Nostromo è senza dubbio consigliato ascoltando in sottofondo la colonna sonora composta da Jerry Goldsmith, in attesa trepidante di un ipotetico Scontro Finale.

Curiosità
Attraverso gli occhi di Jonesy, presente sul retro del tabellone, sarà possibile scorgere la figura dello Xenomorfo.


Per acquistare i vostri giochi da tavolo vi consigliamo il nostro store di fiducia MagicMerchant.it