10 giochi da tavolo per divertirsi ad Halloween

“Cari zombetti miei, maltrovati…”

Il benvenuto di qualcuno iniziava così. Halloween si avvicina e come ogni anno si cerca il pretesto per rendere l’occasione meno cupa e sorniona. Nonostante le varie alternative per trascorrere il periodo tematico all’insegna di videogames, film, fumetti, eventi dedicati e quant’altro, c’è chi si cimenta con il proprio gruppetto di appassionati a organizzare serate, dentro casa addobbata di ragnatele e ragni, in compagnia di oggetti tanto vetusti quanto divertenti: i giochi da tavolo. Ebbene, questa volta accantoniamo per un attimo la sfera videoludica per stilare una piccola classifica di boardgames a tema horror.

Ovviamente quest’ultima non si è da considerarsi come graduatoria per la qualità del gioco, benché personale e soggettiva, ma rappresenta un semplice elenco dei giochi da tavolo più attinenti ad Halloween (fisicamente presenti tutti in collezione). In aggiunta non tratteremo una recensione o tutorial per ogni singolo prodotto, piuttosto una sinossi e una descrizione che daranno un’idea generale sul tema e le meccaniche presenti. Certamente ce ne sono molti altri da poter inserire, ma significherebbe comporre un tomo al pari del Necronomicon.

Oltre a esaminare la tematica dei vari giochi, potete trovare la scheda di riferimento e le informazioni circa la dipendenza dalla lingua o il grado di complessità, in aggiunta ovviamente ai dati caratteristici (e se risulta possibile acquistarlo anche su Amazon). Non può mancare anche una piccola galleria fotografica delle nostre partite e ai piccoli pimp (non presenti nelle scatole base) che rendono il gioco ancora più gradevole alla vista, in virtù di una maggiore immersività.

Orsù giocatori, temete forse l’incombere delle tenebre?

10 – Paranormal Detectives

Titolo: Paranormal Detectives
Anno: 2020
Autori: Szymon Maliński, Adrian Orzechowski, Marcin Łączyński
Illustratori: JocArt, Mateusz Komada, Katarzyna Kosobucka
Editore: Lucky Duck Games
Editore italiano: Cranio Creations
Genere: Party Game, Competitivo, Cooperativo, Mistero, Deduzione
Numero Giocatori: 2 – 6
Durata: 30 – 50 minuti
Età: 12+
Longevità: Discreta
Rigiocabilità: Bassa
Livello di apprendimento: Facile
Dipendenza dalla lingua: Discreta

Se siete fan delle anime in pena che hanno bisogno di pace per terminare il loro soggiorno tra i vivi, Paranormal Detectives catapulterà un manipolo di investigatori del paranormale alla ricerca di un modo per esorcizzare le turbe del povero malcapitato passato a miglior vita.

Il gioco, edito in italiano da Cranio Creations, farà vestire un giocatore nei panni del fantasma di una sciagurata vittima, preda di chissà quale mistero da risolvere, mentre gli altri saranno gli investigatori del paranormale.

Dopo aver descritto la situazione di partenza, età, sesso della vittima e l’intro della storia, gli indagatori, a turno, dovranno porre le più disparate domande (non limitatevi solo a far dire cose ovvie, potete chiedere qualsiasi cosa, anzi dovete) al fantasma, porgendogli il modo più congeniale per ottenere una risposta. Il fantasma, ovviamente, non potrà replicare direttamente, ma dovrà utilizzare il sistema scelto dall’investigatore (nella fattispecie da ciò che è descritto dalle carte a disposizione dello stesso detective) per cercare di offrire tutto l’aiuto possibile. Al termine, vincerà chi avrà indovinato tutte le parole chiave della storia. In genere si traduce in: chi è la vittima, chi è l’assassino, dove è successo, quando, come e perché. Insomma: un Cluedo alternativo.

Paranormal Detectives ha al suo interno più di venti scenari da risolvere, compresi quelli per iniziare a giocare facilmente, fino a includere tematiche adatte per soli adulti (indicati espressamente, proprio per preservare i più piccoli dati i temi sensibili). Se ciò non bastasse, è presente anche un’app gratuita per Android/iOS per espandere ulteriormente gli scenari e aumentare la longevità del gioco da tavolo. Chi non ha mai desiderato di diventare un detective del paranormale, specialmente nella notte di Halloween?

9 – Mysterium

Titolo: Mysterium
Anno: 2019
Autori: Oleksandr Nevskiy, Oleg Sidorenko
Illustratori: JIgor Burlakov, Xavier Collette
Editore: Libellud
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Party Game, Competitivo, Cooperativo, Mistero, Dedizione
Numero Giocatori: 2 – 7
Durata: 40 – 60 minuti
Età: 10+
Longevità: Alta
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Facile
Dipendenza dalla lingua: Indipendente

Un fantasma infesta il castello di Warwick e nella notte di Halloween, Conrad Mac Dowell ha l’idea di preparare una seduta spiritica, insieme ai suoi amici medium, per parlare con lo spirito e capire come fargli trovare la pace, abbandonando così il maniero.

Ed eccoci seduti accanto al tavolo, con un giocatore a fare le veci del fantasma e cercare di entrare nella mente degli altri giocatori che prenderanno il ruolo dei medium. Chi lo ha ucciso? Dove e soprattutto con quale arma? Queste tre risposte sembreranno facili da reperire, ma purtroppo il fantasma non può parlare. A turno donerà delle carte ai medium, con raffigurazioni astruse ed evocative, celando degli indizi che solo una mente arguta potrà decifrare seguendo i sogni del fantasma. Prima dello scoccare della mezzanotte il vincitore sarà colui che avrà risolto l’enigma e risposto a tutte e tre le domande.

Tra una meccanica simile a Cluedo (ricostruire il colpevole, il luogo e l’erma del delitto), Mysterium è un intreccio di deduzione e pizzico di follia utile a svelare i contorti ragionamenti del fantasma (siamo pur sempre ad Halloween). Il giocatore che lo interpreterà (si badi bene, può anche giocare di ruolo emettendo versi strani e gutturali) non potrà parlare per nessun motivo, ma dovrà dare indicazioni sui tre interrogativi soltanto facendo visionare delle carte (con soli disegni) agli altri giocatori, che loro malgrado si ritroveranno a cercare di capire i suoi pensieri. Inutile dire che al settimo turno, scandito da un orologio, vincerà chi sarà stato in grado di dipanare il mistero.

8 – Tales of Evil

Titolo: Tales of Evil
Anno: 2021
Autori: Antonio Ferrara
Illustratori: Virginia Chiabotti, Davide Corsi, Sebastiano Fiorillo, Fabio Rizzo, Letizia Sacchi, Sara Staffelli
Editore: Escape Studios
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Avventura, Cooperativo, Mistero, Narrativo
Numero Giocatori: 1 – 6
Durata: 60+ minuti
Età: 13+
Longevità: Buona
Rigiocabilità: Buona
Livello di apprendimento: Facile
Dipendenza dalla lingua: Alta

Quando un ragazzino di Crystal Country scompare, un gruppetto di amici cerca di risolvere l’enigma addentrandosi nella vecchia casa di Neibolt Street. Armati di ogni corbelleria per sopravvivere, la Pizza & Investigation dovrà sopravvivere alle insidie della casa fino a risolvere il Mistero della Burattinaia Demoniaca.

Antonio Ferrara dà così vita ad un gioco da tavolo narrativo basato sull’atmosfera degli anni ’80, capace di teletrasportare i giocatori in una sorta di universo parallelo. Sì, perché il gioco utilizza un interessante sistema denominato fusion che permette l’interazione nel mondo reale per aiutare i personaggi in gioco (esempio generico: cercare fisicamente una batteria in casa per accendere la torcia in Tales of Evil e avanzare nella storia).

L’intera vicenda principale, suddivisa in sei capitoli, di Tales of Evil è narrata attraverso il libro della missione, contenente innumerevoli paragrafi narrativi, nonché la possibilità di giocare altri tre incarichi aggiuntivi. La particolarità del gioco, oltre a essere un ibrido tra boardgame e librogame, è quella di poter rigiocare la stessa storia con un approccio differente e quindi con altrettante conseguenze distinte. Ovviamente lo scopo sarà sempre identico, ma la diversificazione nelle varie fasi della casa può sempre dare soddisfazione. Qualche lacrimuccia la strapperà sicuramente ai nostalgici, soprattutto per la scatola che si illumina al buio nella serata di Halloween.

7 – Last Friday

Titolo: Last Friday – Revised Edition
Anno: 2021
Autori: Antonio Ferrara, Sebastiano Fiorillo
Illustratori: Sebastiano Fiorillo
Editore: Pendragon Game Studio
Editore italiano: Pendragon Game Studio
Genere: Avventura, Cooperativo, Mistero, Deduzione
Numero Giocatori: 2 – 6
Durata: 30 – 120 minuti
Età: 14+
Longevità: Buona
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Facile
Dipendenza dalla lingua: Discreta

Cosa mai potrebbe accadere a dei campeggiatori che decidono di passare le loro giornate, immersi nella natura, a Camp Apache? Gli abitanti del paese sono convinti che in quel luogo aleggi una maledizione, ma gli attuali proprietari del campeggio decidono di rimetterlo a lucido e riaprirlo ai clienti.

Un gruppo di cinque amici, desideroso di avventura, si cimenta nei lavori di riapertura, ignaro di una figura che li osserva nascosto nell’ombra. Sarebbe stato un week-end come un altro, bensì si trasformerà in un incubo. Un inafferrabile killer cercherà di eliminare uno dopo l’altro i campeggiatori prima dell’alba: benvenuti a Last Friday.

Antonio Ferrara (già conosciuto precedentemente in Tales of Evil) ci riprova questa volta attingendo dal genere horror slasher che ha caratterizzato gli anni ’80 (il titolo rappresenterebbe già un indizio). Nel gioco da tavolo un giocatore prenderà possesso del killer, mentre gli altri saranno i campeggiatori. Tutta la campagna principale si snoda attraverso quattro atti (ciascuno con determinate condizioni di vittoria), ma questi possono essere giocati singolarmente per partite più brevi, alternando il ruolo di preda e predatore in ogni atto. Non sarà dunque sempre il killer a tendere imboscate, nel perfetto stile Scotland Yard, ma anche i campeggiatori, di giorno, potranno cercare di eliminare la minaccia, fino all’arrivo della Final Girl. Chi indosserà la maschera da hockey nel giorno di Halloween?

6 – Nyctophobia

Titolo: Nyctophobia
Anno: 2018
Autori: Catherine Stippell
Illustratori: Peter Wocken
Editore: Pandasaurus Games
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Cooperativo, Mistero, Deduzione, Memoria
Numero Giocatori: 3 – 5
Durata: 30 – 45 minuti
Età: 9+
Longevità: Alta
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Facile
Dipendenza dalla lingua: Discreta

La paura incontrollabile del buio: Nyctophobia. Immaginiamo di trovarci in una foresta, nella notte di Halloween, senza una fonte luminosa o qualcosa che possa donarci visibilità. In mancanza del senso visivo dovremmo fare buon uso dell’udito, in modo da captare le più piccole vibrazioni o fonti di rumore. Dobbiamo usarlo come radar per l’orientamento, soprattutto se non sappiamo dove abbiamo lasciato l’auto.

Sembrerebbe una notte fuori dall’ordinario, ma gestibile. Tuttavia vi è un maniaco, nascosto nelle tenebre che gioca con la nostra paura e tenterà non solo di afferrarci, ma di farci crollare psicologicamente.

Catherine Stippell confeziona Nyctophobia come un rincorrersi al gatto col topo. Per far questo, i poveri malcapitati dovranno assolutamente giocare al buio. In dotazione al gioco da tavolo vi sono quattro paia di occhiali oscurati che non permettono di vedere durante tutto lo svolgimento dell’esperienza, tuttavia si possono usare bende, luci completamente spente e quant’altro per rendere la situazione più… elettrizzante! Un giocatore entrerà nella psicologia del maniaco e giocherà con le sue vittime. Egli dovrà anche allestire il campo di gioco a formare un labirinto di siepi. I viandanti nella foresta dovranno cooperare insieme al fine di trovare l’auto nascosta e cercare di scappare usando soltanto il tatto. Senza l’aiuto della vista, il killer aiuterà le vittime a selezionare la propria pedina, non senza procurare loro qualche brivido.

Quando si avrà la sensazione che qualcuno ci sta sussurrando qualcosa all’orecchio…

5 – La Notte dei Morti Viventi

Titolo: La Notte dei Morti Viventi
Anno: 2020
Autori: Raphaël Guiton, Jean-Baptiste Lullien, Nicolas Raoult
Illustratori: Édouard Guiton, Karl Kopinski, Henning Ludvigsen, Eric Nouhaut
Editore: CMON, Guillotine Games
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Cooperativo, Avventura
Numero Giocatori: 1 – 6
Durata: 60+ minuti
Età: 14+
Longevità: Alta
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Facile
Dipendenza dalla lingua: Discreta

Escono la notte dalle loro tombe per divorare gli esseri che vivono. Ben e Barbra bussano alla porta di una grande casa di legno, in piena notte. Provano a cercare rifugio, mentre l’apocalisse dietro di loro è in atto. Ciò che non sapevano è che all’interno ci sono altre persone e sarà la collaborazione la chiave della sopravvivenza. Barricati nell’abitazione, il gruppo dovrà evitare ai non morti di entrare, barricando le aperture e cercando qualsiasi arma che possa aiutare. Benvenuti ne La Notte dei Morti Viventi.

Il gioco da tavolo ripercorre, a grandi linee, tutte le vicende del film degli anni ’60 di Romero, sì proprio colui che ha dato vita all’apocalisse zombie. Per farlo, gli ideatori staccano una costola di Zombicide (altro gioco da tavolo sui ritornanti) e ne rimodellano il concetto (si tratta comunque di un gioco stand alone). Come da consuetudine, l’intera avventura è spezzettata in scenari, quasi a volerne fare una serie televisiva. Ogni scenario, oltre ad avanzare nella trama, avrà i suoi obiettivi e una differente modulazione della mappa.

Essendo totalmente cooperativo, i giocatori dovranno parlarsi tra loro per capire la migliore strategia da utilizzare se si vorrà completare l’intera esperienza. A mettere i bastoni tra le ruote ci saranno zombi più lenti, ma anche in grado di sfondare barricate. In compenso ci sarà modo di nascondersi, o no?

4 – The Thing

Titolo: The Thing
Anno: 2022
Autori: Giuseppe Cicero, Andrea Crespi
Illustratori: Davide Corsi, Riccardo Crosa
Editore: Pendragon Game Studio
Editore italiano: Pendragon Game Studio
Genere: Semi-Cooperativo, Avventura, Sopravvivenza, Traditore
Numero Giocatori: 1 – 8
Durata: 60+ minuti
Età: 14+
Longevità: Alta
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Medio
Dipendenza dalla lingua: Discreta

La base scientifica Outpost 31, sita in Antartide, ha sospeso ogni comunicazione. L’arrivo di un cane all’interno del recinto ha sconquassato la quiete del luogo, portando con sé quello che probabilmente si sospettava essere un parassita. Ben presto alcuni membri della base hanno iniziato a comportarsi in modo strano, alcuni di loro addirittura alterano aspetto quando messi in difficoltà, tramutandosi in qualcosa di aberrante: la Cosa.

Tratto dal film di Carpenter (la cui genesi riconduce al romanzo di Campbell), The Thing è una trasposizione di quanto visionato nell’opera cinematografica. I giocatori entreranno nell’Outpost 31 vestendo i panni di uno dei personaggi principali, tra cui MacReady, Nauls, Blair e altri. Il compito sarà quello di riparare le stanze della base e gestire il cibo tra i sopravvissuti, facendo molta attenzione a non essere contagiati dalla Cosa. Nessuno può fidarsi di un compagno e la verità non verrà mai fuori. Si cercherà di mentire sulla propria identità, di sabotare intenzionalmente le stanze e creando malumori all’interno del gruppo. Infatti, a fine giornata, nella sala svago, ci si accuserà a vicenda di essere la Cosa e probabilmente verrà abbandonato nella base chi è realmente umano.

Al termine vincerà la fazione che più ha meritato: gli umani se riusciranno a scappare tutti insieme, oppure la Cosa se avrà assimilato tutti gli umani, nonché lasciati a morire per assideramento. Chi dovrà fidarsi di chi?

3 – Nemesis

Titolo: Nemesis
Anno: 2019
Autori: Adam Kwapiński
Illustratori: Piotr Foksowicz, Patryk Jędraszek, Ewa Labak, Andrzej Półtoranos
Editore: Awaken Realms
Editore italiano: Cranio Creations
Genere: Semi-Cooperativo, Cooperativo, Avventura, Sopravvivenza, Traditore
Numero Giocatori: 1 – 5
Durata: 90+ minuti
Età: 12+
Longevità: Alta
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Alto
Dipendenza dalla lingua: Discreta

La Nemesis vaga per lo spazio profondo senza una meta precisa. L’equipaggio si risveglia dal sonno criogenico a causa di un malfunzionamento della nave. Ben presto si scopre che l’ambiente è silenzioso e buio. Come se non bastasse, i ricordi sono confusi, tali da non fare conoscere le reali posizioni delle stanze e la giusta direzione verso i boccaporti necessari all’espulsione con le scialuppe di salvataggio. Ben presto echi lontani si odono dai corridoi: qualcosa si annida nell’oscurità.

L’avvio della partita sembrerebbe proprio l’incipit del film Alien ed è proprio così. I giocatori vestiranno i panni di alcuni membri dell’equipaggio della Nemesis, cercando di sopravvivere e riparare l’astronave, deviando la rotta verso la Terra. Riportando la corrente nelle varie stanze ci si imbatterà anche in strane creature aliene. Con munizioni scarseggianti e alieni inferociti, la Nemesis potrebbe anche attivare l’autodistruzione e trasformarla in una bara spaziale.

Nonostante i vari pericoli ci sarà anche qualcuno che gioca sporco. I membri dell’equipaggio non sono coloro che dicono di essere. Ognuno di loro avrà una missione segreta da portare a termine, anche a costo di eliminare i propri compagni nel modo più subdolo o lasciarli al loro destino. Chi riuscirà a sopravvivere e soprattutto a non essere infettato?

2 – Le Case della Follia (Seconda Edizione)

Titolo: Le Case della Follia (Seconda Edizione)
Anno: 2016
Autori: Nikki Valens
Illustratori: Cristi Balanescu, Yoann Boissonnet, Anders Finér, Tony Foti, Corey Konieczka, Jacob Murray, Magali Villeneuve
Editore: Fantasy Flight Games
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Cooperativo, Avventura, Mistero, Esplorazione
Numero Giocatori: 1 – 5
Durata: 100+ minuti
Età: 14+
Longevità: Buona
Rigiocabilità: Discreta
Livello di apprendimento: Medio
Dipendenza dalla lingua: Alta

Non è morto ciò che può attendere in eterno, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire. Chissà cosa pensava il gruppo di investigatori mentre varcava la soglia maledetta de Le Case della Follia.

Di influenza lovecraftiana, la seconda versione del gioco da tavolo pone come fulcro principale l’utilizzo di un’app Android/iOS in modo da fare a meno della figura in carne e ossa del Custode (eliminando così il master). Selezionata l’avventura da portare a termine, i giocatori vestiranno i panni degli investigatori provenienti dal mondo di Arkham al fine di sconfiggere cultisti, eliminare maledizioni e impedire al Grande Antico di risvegliarsi. Insomma, all’interno della magione ci saranno indizi da scovare, enigmi da risolvere (in stile punta e clicca) e viscide creature da affrontare, prima di giungere allo scontro finale e decretare la vittoria o sconfitta.

All’interno della scatola base sono presenti quattro scenari, tutti rigiocabili. Tuttavia, essendo molto incentrato sulla narrazione, lo scopo di ogni scenario sarà sempre identico, ma cambierà la disposizione della mappa, che man mano si paleserà attraverso l’app, così come saranno differenti alcune situazioni. In aggiunta, alcuni scenari sono gratuitamente disponibili previo il download sul dispositivo, mentre altri sono acquistabili separatamente. Ovviamente le varie espansioni aumentano la longevità e la narrazione, ma la scatola base consente ore di follia e orrore allo stato puro. Entrare in una casa maledetta ad Halloween, cosa chiedere di più?

1 – Arkham Horror (seconda edizione)

Titolo: Arkham Horror (Seconda Edizione)
Anno: 2006
Autori: Richard Launius, Kevin Wilson
Illustratori: Anders Finér, Henning Ludvigsen, Scott Nicely, Brian Schomburg
Editore: Fantasy Flight Games
Editore italiano: Nexus Editrice
Genere: Cooperativo, Avventura, Mistero, Esplorazione
Numero Giocatori: 1 – 8
Durata: 100+ minuti
Età: 14+
Longevità: Alta
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Medio
Dipendenza dalla lingua: Alta

Chi ama Lovecraft conosce probabilmente il fascino verso l’ignoto e ciò che comporta paura. La trasposizione del ciclo di Cthulhu su tavolo porta il nome di Arkham Horror.

La ridente (sic!) cittadina del Massachusetts è pregna di mistero. I suoi vicoli trasudano creature striscianti e maleodoranti. Le strade sono ricolme di melma putrescente pronta a inghiottire le sue vittime. Tuttavia, un gruppo di investigatori rappresenta l’ultimo bastione contro l’evocazione del Grande Antico, un essere millenario che attende il risveglio sotto la città, pronto a riversare nelle strade la sua legione di demoni.

Attraverso una selezione sostanziosa di investigatori, ognuno col proprio background, Arkham Horror si trasformerà in un parco giochi spettrale, dove dietro ogni angolo può accadere qualcosa di così orrido da minare la sanità mentale. I dadi che voleranno saranno tanti, così come gli incontri e i mostri da sconfiggere, tenendo bene a mente che ogni portale aperto rappresenta una minaccia non solo per Arkham, ma per il mondo intero. Collaborando tra loro, i giocatori dovranno muoversi nella tentacolare cittadina, recuperare oggetti magici e cercare di contrastare la venuta del Grande Antico. Tra portali sigillati e creature abominevoli da uccidere, Arkham Horror rappresenterà l’avventura perfetta e spaventosa per un Halloween che durerà tantissime ore.

Menzione speciale

Shining

Titolo: Shining
Anno: 2020
Autori: Prospero Hall
Illustratori: Claire Donaldson
Editore: Mixlore
Editore italiano: Asmodee Italia
Genere: Semi-Cooperativo, Cooperativo, Traditore
Numero Giocatori: 1 – 8
Durata: 45 – 60 minuti
Età: 17+
Longevità: Buona
Rigiocabilità: Buona
Livello di apprendimento: Basso
Dipendenza dalla lingua: Basso

Lo sappiamo, Stephen King dona sempre un certo fascino per quanto riguarda il mistero e l’ambientazione horror da Halloween. Per questo Shining rappresenta il giusto posto dove trascorrere le vacanze, portandoci direttamente nell’Overlook Hotel e nel suo labirinto di deliri.

Per un totale di cinque mesi, i custodi dell’albergo dovranno sopravvivere senza lasciarsi sopraffare dall’orrore, muovendosi di stanza in stanza (gestendo con estrema attenzione l’angusto ascensore) e raccogliendo gli oggetti necessari per aumentare la propria Volontà. Al termine della giornata è molto probabile che il terrore si impadronisca di un custode e questi possa tentare di attaccare gli altri avventori, causando la totale disfatta.

Tramite una gestione parallela tra la cooperazione totale o l’introduzione del Corrotto, Shining strizza l’occhio alla nostalgia incarnata dal lavoro di Kubrick piuttosto che al romanzo vero e proprio, anche se gli elementi di riferimento non mancano di certo. Cos’altro chiedere nella notte di Halloween se non fare un giro turistico nella Stanza 237?


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