Pyramido tesori dimenticati, un nuovo stand alone

Secondo capitolo del già premiato Pyramido, Tesori Dimenticati vi permetterà di affrontare nuove sfide ed una nuova modalità di gioco, aggiungendo la possibilità del gioco in solitario.
Si inserisce in un filone che potremmo oramai chiamare filone “kingdomino”.

✎: Ikhwan Kwon, Carl Brière
🔩: Pendragon Game Studio
🎨: The Creation Studio
👌: 8+
⏳: 45’
🐾: 1-4
👁️‍: difficile per daltonici
💬: indipendente dalla lingua

dettaglio delle bellissime pietre

Come si presenta

Nella scatola, molto resistente, abbiamo una marea di fustelle da cui andremo, con molta facilità, a defustellare 90 tessere rettangolari, molto resistenti, in cartoncino abbastanza spesso.

Troviamo poi un sacchetto in tela in cui metteremo le gemme, in totale 63 (45 gemme colorate e 18 gemme trasparenti); molto apprezzabile il fatto di trovare una gemma extra per tipologia. Troveremo poi, apprezzabile anche questo, il blocchetto per il calcolo dei punteggi. Infine, il regolamento, che ho trovato abbastanza chiaro.

Il gioco nel dettaglio

In Pyramido dovrai costruire una piramide di 4 livelli che fornisca, ad ogni round di gioco, punti che verranno sommati per ottenere il punteggio finale di partita.

Il set up del gioco è veloce e non cambia a seconda del numero dei giocatori. Si formano 5 pile di pesca delle tessere e davanti a ciascuna pila si posizionano 3 gemme estratte a caso dal sacchetto. Si decide il primo giocatore e si gira a faccia in su la prima tessera delle pile1-3-5. Queste saranno le pile da cui il primo giocatore potrà scegliere di pescare. Ora può iniziare il gioco.

Dettaglio nel gioco in solitario- meccanismo di presa del gioco

Ad ogni round, le fasi da giocare sono le stesse:

  1. Si sceglie una tessera domino da posizionare nella propria piramide, assieme ad una delle gemme davanti ad essa.

Al nostro turno scegliamo quindi una delle gemme dalle pile disponibili (quelle che mostrano una tessera a faccia in su) e prendiamo la tessera scoperta in cima a quella pila. Metteremo la gemma davanti a noi e posizioneremo la tessera nella nostra piramide.

Nel posizionare le tessere sulla plancia dovremo rispettare due regole semplicissime: La tessera deve essere collocata necessariamente in posizione adiacente ad una tessera già presente (eccettuata la prima tessera). Le tessere mostrano due quadrati di colore diverso, e nel posizionarle dovremo formare una griglia di 4×5 quadrati, che andrà restringendosi con il passare dei turni (3×4 nel secondo, 2×3, nel terzo, 2×1 nel quarto round).

All’interno di questi vincoli potremo posizionare le tessere come vogliamo, ma se vogliamo fare punti dovremo cercare di creare settori di colore omogeneo quanto più ampi possibile.

All’interno dei quadrati di ciascuna tessera troveremo inoltre disegnate un certo numero (da 0 a 2) di gemme di diverso genere, che potremo utilizzare come moltiplicatori nella fase di calcolo del punteggio.

 

setup iniziale delle pile di pesca con la prima, terza e quinta sbloccate

2. Scegli da una delle pile e gira una nuova tessera

A questo punto andremo a scegliere di girare una tessera da una delle 3 pile che non hanno tessere a faccia in su, rendendola disponibile per la pesca del giocatore successivo. Se nel frattempo una pila è rimasta senza gemme, vengono pescate 3 nuove gemme da associarle.


3 Termine del round
 

Quando tutti i giocatori avranno posizionato l’ultima tessera necessaria a completare il rettangolo 4×5 si passa alla fase punti. Ogni giocatore decide quali e quante delle gemme, in suo possesso utilizzare in questa fase.

Ogni gemma che collocheremo sul colore corrispondente attiverà le gemme disegnate, garantendoci un certo punteggio, secondo il numero di gemme che collocheremo, e l’estensione dell’area colorata su cui le posizioneremo. Le gemme trasparenti fanno da Jolly potendone collocare due in sostituzione di un colore qualsiasi. Viceversa, ogni gemma trasparente non utilizzata in questa fase ci garantirà un punto.

Una volta segnati i punti, tutte le gemme utilizzate verranno scartate; quelle non utilizzate possono esser tenute per il turno successivo, fino ad un massimo di 5 e si passa al round successivo. In questo caso, le tessere che sceglieremo verranno collocate su quelle già posizionate, a costituire il livello successivo della nostra piramide. I riquadri del livello sottostante visibili (non coperti calle nuove tessere) potranno valere nel conteggio dei punti.

Al termine di ogni round si procederà nuovamente a conteggiare i punti, fino al quarto round, terminato il quale si calcolerà il punteggio totale e, naturalmente, vince il giocatore con il punteggio più alto.

finito il conteggio dei punti del primo round, eliminate le pietre utilizzate si riprende con il secondo livello di costruzione- dettaglio posizionamento di margine

Considerazioni

Per prima cosa confrontiamo questa versione con il primo titolo uscito, Pyramido: a prima vista sono molto simili, la meccanica e la costruzione del gioco rimane pressocchè invariata. Tuttavia mentre in Pyramido sceglievamo da 3 tessere visibili che venivano “rifillate” ogni volta, ora peschiamo da 5pile di tessere coperte, di cui però vediamo il retro, che ci dà indicazioni generiche circa i colori e il numero di gemme disegnate sull’altra faccia. La scelta della tessera da rendere disponibile nei turni precedenti aggiungerà dunque una certa dimensione strategica. Inoltre, mentre nel primo titolo attivavamo le gemme attraverso un token colore che riutilizzavamo nei turni successivi, ora invece dovremo troviamo un meccanismo di pesca da un mercato di gemme variabile, avendo peraltro la necessità di fare investimenti a lungo termine. Le gemme utilizzate si scartano quindi dovremo valutare bene quando utilizzare le gemme in nostro possesso e quali utilizzare nei turni successivi.

Naturalmente anche questo titolo rimane accessibile a tutti, ma in effetti risulta più profondo dei suoi predecessori in questo genere “kingdomino” e per niente banale.

ultimo round- come si mostra la piramide completata

Il tema avventuroso della ricerca di gemme dai poteri straordinari, si sente solo al momento della lettura del regolamento, prodigo di informazioni sulle loro qualità straordinarie, ma poi durante la partita ci troveremo di fronte ad un puzzle game, fortemente astratto.

La grafica è piacevole e allegra, ma non distoglie l’attenzione dal fulcro del gioco. Una menzione speciale meritano le gemme, che sono veramente bellissime e danno quel qualcosa in più all’esperienza estetica offerta dal gioco.

La variante in solitario mi è piaciuta. Spesso uso il solitario per chiarirmi le regole di gioco: in questo caso ho iniziato proprio con una partita in solitario e devo dire che non ho trovato particolari difficoltà nell’approcciarmi alle regole, che sono semplici e tendenzialmente non ci lasciano subbi durante la partita. Quello che mi ha stupita è stato invece, rendermi conto della profondità che un gioco del genere può avere. Alla prima partita ero, come capiterà a molti, concentrata a fare zone di colore estese e a utilizzare generosamente le gemme, cercando di incassare il maggior numero di punti possibile, senza però pensare molto a lungo termine. Peccato però che più si va avanti con i piani e meno tessere – e quindi meno gemme – sarà possibile raccogliere, così che se non pianifichiamo bene la strategia rischieremo, nei turni successivi, di ritrovarci con un punteggio piuttosto scarso. Questa prima partita mi è servita quindi a comprendere il gioco e mi ha lasciato con una voglia di rivincita molto forte, cosa che pochi giochi mi lasciano!

Pyramido Tesori dimenticati è un gioco che risulta tattico con una punta di alea, data dalla pesca delle gemme, ma il fattore fortuna è moderato e certamente compensato dal fatto che la strategia può veramente fare la differenza.

Vero è poi che non c’è assolutamente interazione diretta, ma se saremo abbastanza bravi a capire il gioco dei nostri avversari potremmo senz’altro divertirci a interferire con la pesca degli altri. I turni sono abbastanza veloci, soprattutto una volta superata la prima partita. Il gioco diventa se vogliamo “stretto” con il salire dei livelli, poiché potendo pescare sempre meno gemme, le scelte fatte nei turni precedenti saranno decisive. Spesso è capitato che nell’ultimo round, nel quale si prende una sola tessera e quindi un’unica gemma, ci siamo trovati a scegliere fra una tessera che permetteva di utilizzare gemme già in nostro possesso e una tessere “inutile”, ma che consentiva di guadagnare una gemma determinante per moltiplicare i punti: nella maggior parte dei casi, però, nell’ultimo round ci si trova a non avere né tessere né gemme veramente determinanti e a doversi accontentare di fare la mossa meno deludente.

In due giocatori il gioco gira bene, anche se il fastidio che potremo darci è pressoché nullo. La fortuna nella pesca delle gemme risulta assai più determinante dell’azione dell’ avversario. Certamente possiamo decidere di non rendere disponibile un certo gruppo di gemme scegliendo di attivare una tessera da una pila diversa, impedendo così all’avversario di utilizzare un determinato colore nel giro successivo, ma è piuttosto difficile tenerlo bloccato a lungo; nei fatti le tessere si renderanno disponibili nei turni successivi. In due giocatori le gemme e le tessere girano certamente meno, e trovo che in questa modalità il gioco sia meno soddisfacente. Discorso a parte merita il solitario, che come ho già detto, ha il suo perché. Dal mio punto di vista il setting ideale è quello a 3 giocatori: il ritmo rimane sostenuto senza allungarsi troppo. In 4 i tempi tendono ad allungarsi, senza però guadagnare molto in termini di interazione

Pro:
☝materiali curati e grafica piacevole
☝strategico e profondo
☝velocità di spiegazione
☝solitario sfidante
☝rigiocabilità elevata

Contro:
👇nessuna interazione diretta
👇molto astratto rispetto al tema


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