Recensione – Lacrimosa

⏳ | Circa 90 minuti
👥 | 1-4 giocatori
👪 | 14+⠀
🖋 | Devir
🎨 | Gerard Ascensi, Ferran Renalias
📆 | 2022

Meccanismi: deck building, maggioranze, rendite, bonus a fine partita, punti movimento, draft aperto.

La Sinfonia mai ultimata…

Oggi parliamo di un gioco che ha suscitato pareri discordanti, ma che penso sia entrato nei radar di molti estimatori della musica classica, vediamo di fare un po’ di chiarezza partendo dal tema in cui ci ritroveremo in Lacrimosa.

Subito dopo la perdita del marito nel dicembre del 1791, Constanze Mozart è costretta a far concludere l’ultimo Requiem di Wolfgang Amadeus e a documentare la sua breve, ma straordinaria, vita. Morì, all’età di soli 34 anni. Così decise di fare appello a grandi mecenati delle arti (i giocatori), amici di Wolfgang, per aiutarla in questi compiti. Le azioni che eseguiremo nel gioco saranno fatte tramite carte dette “Ricordo”, con la quale potremo acquistare anche altre carte dette “Opera”, ovvero le composizioni di Mozart che potremo eseguire o vendere; oppure potremo anche “viaggiare” attraverso le principali città e le corti reali d’Europa. Infime dovremo riuscire a completare l’ultima Requiem con l’aiuto di altri stimati compositori.

I punti vittoria si ottengono principalmente tramite: commissionare e vendere opere di Mozart e aiutare il completamento del Requiem. Ulteriori punti vittoria saranno guadagnati in altri vari modi che possono far pendere la bilancia per la vittoria.

Diciamo che il gioco ci prova in ogni modo a far sentire il tema, ma dopo un po’, per quanto mi riguarda, mi sento solo concentrato sulle meccaniche e finisco con avvertirlo sempre meno. Fortunatamente le meccaniche di gioco una volta apprese sono facili e ben amalgamate e il colpo d’occhio a fine partita nel tabellone è molto apprezzabile.

Il gioco è composto da 5 epoche della vita di Mozart. In ogni epoca ci sono 4 turni per ogni giocatore, quindi almeno 20 turni ciascuno. Tuttavia, un buon gioco consentirà molte più azioni bonus e c’è una certa pianificazione nel massimizzarle. Attraverso l’acquisto di nuove carte ricordo, viaggi tattici in giro per l’Europa e l’ottenimento di bonus nella sezione Requiem, si possono ottenere azioni extra e l’acquisizione di tessere del compositore Agnus Dei che consentono il doppio utilizzo delle azioni.

Si inizia il gioco con 4 carte in mano (da un mazzo di 9, tutte uguali tra i giocatori). Da queste se ne sceglieranno 2 da giocare. Una carta andrà nella parte superiore della nostra plancia e sarà l’azione esecutiva, l’altra andrà nella parte inferiore e avrà la funzione di rendita di fine turno. Le risorse del gioco, oltre alle monete, sono fondamentalmente 3, denominati punti storia e saranno presenti sia su 3 tracciati nella plancia del giocatore sotto forma di cubetti, sia sotto forma di dischetti e sono rispettivamente, nero il talento, rosso il viaggio e bianco la composizione. La differenza tra i cubetti nel tracciato e i dischi che si prendono dalla riserva è che a fine turno tutti i tracciati tornano a 0 mentre i dischetti rimangono; quindi, dobbiamo cercare di ottimizzare al meglio la spesa di queste “risorse”.

Le azioni delle carte ricordo sono:

  • Viaggio, potremo attraversare l’Europa con Mozart verso le principali città e le corti reali per ottenere tessere bonus di risorse/azioni o obiettivi di fine partita.
  • Opera, possiamo acquistare nuove carte opera per punti vittoria che potremo successivamente eseguire o vendere, il costo è riportato nella parte alta del mercato delle carte.
  • Eseguire o vendere musica. Se hai già commissionato un pezzo (si inizia il gioco con uno), allora si può eseguire per guadagnare monete o venderlo per ottenere un aumento delle rendite e PV.
  • Puoi anche eseguire un’azione “Documenta un ricordo”, che ti permette di ottenere una nuova carta Ricordo, non in aggiunta a quelle esistenti, ma sostituendo la carta che hai appena inserito nello slot basso. Quindi, non proprio costruzione del mazzo, ma miglioramento del mazzo. È attraverso questo che le tue azioni diventano più potenti man mano che il gioco avanza di era in era; anche in questo caso, il costo della carta è scritto nel mercato delle carte ma nella parte bassa.
  • Requiem. Con questa azione si può chiedere aiuto ad un compositore per completare uno dei cinque movimenti del Requiem nel pentagramma. Questo viene implementato con piccoli cenni alla composizione effettiva (contraddistinto dal nostro token a forma di croma o due mezze crome). Qui è dove i giocatori si sfideranno per la maggioranza dei propri segnalini nella composizione ed è una parte importante ed interessante. Ogni volta che vogliamo completare una parte del Requiem dobbiamo togliere un segnalino croma dalla nostra plancia, prendere il bonus scritto sopra, decidere con quale compositore lavorare e ottenere (pagando le dovute risorse) le tessere bonus di quell’area del pentagramma. Le maggioranze si ottengono non per colore ma per compositore, ovvero se in una zona un compositore ha ottenuto più richieste rispetto all’altro i giocatori prenderanno il punteggio più alto moltiplicato per il numero di segnalini con la croma o la semicroma in quell’area del pentagramma, facendo risultare quest’area di gioco una corsa strategica, anche perché, i bonus dei compositori costeranno sempre di più mano a mano che vengono presi e gli spazi per inserire i nostri segnalini saranno sempre meno

Dopo ogni turno si pescheranno altre carte per riportare la mano a 4, tranne nel turno finale di un round in cui avremo solo 3 carte tra cui scegliere.

Tutte quelle azioni di cui sopra richiederanno queste valute in quantità variabili che generalmente aumentano, con ogni era che passa, quindi dovremo compensare, inserendo nella parte bassa della plancia, carte che ci daranno sufficienti risorse per il turno successivo.

Dopo i tuoi quattro turni di ogni era, come anticipato prima, devi azzerare tutti i punti storia rimasti nei tuoi tracciati e poi farli avanzare di nuovo in base al numero di ogni tipo di risorsa storia (Talento, Viaggio, Composizione) nella riga inferiore. I punti storia extra possono provenire dalle tessere compositore che hai guadagnato dall’investimento nel Requiem, dal tuo tracciato delle entrate e/o dalla tessera bonus di fine era. Poi al tabellone vengono aggiunte le tessere nelle zone in cui sono state prese o girate a indicare che ora i bonus sono più potenti, le carte era cambieranno e ricomincerà il round.

Dopo che l’ultimo giocatore ha giocato il quarto turno, nell’Era 5, il gioco termina. La contabilizzazione dei punti storia e delle rendite vengono eseguite un’ultima volta, con tutte le risorse che contribuiscono al punteggio finale. I punti più importanti derivano dalle Corti Reali e, ovviamente, dal Requiem. Le tessere della Corte Reale sono raccolte nella parte del viaggio e avranno condizioni di PV su di esse, come: possedere un’opera di era 3 e 4 o possedere tre tipi di Opus specificati, ecc. Se soddisfatte, si ottengono i punti. Per il Requiem, ogni movimento (ce ne sono cinque) viene valutato per determinare quale valore di nota (ottavo o sedicesimo) ha la maggioranza. Ci sono due valori in PV per movimento e il valore maggiore viene moltiplicato per ogni gettone piazzato nel movimento che forma la maggioranza, indipendentemente dal colore del giocatore. Il valore più basso in ogni sezione viene assegnato a qualsiasi altro gettone in quel movimento, come anche in caso di pareggio. Nel caso il punteggio di fine partita sia uguale, vince chi ha contribuito maggiormente al Requiem, di seguito chi ha più carte opera.

Conclusione e pareri personali

Devo dire che Lacrimosa, anche se nella miriade di euro-game usciti negli ultimi anni, non spicca per originalità, ci ha piacevolmente sorpreso. Il tema e il contesto sono l’unica cosa originale in quanto farà piacere agli appassionati di musica, anche se l’ambientazione non è ai massimi livelli, ma stiamo sempre parlando di un german. L’impatto estetico è di ottimo livello, partendo dalla scatola che è bellissima e fa un’impressione immediata. La produzione, la grafica e i componenti sono molto belli e di ottima fattura e per il rapporto qualità prezzo penso che 60 euro sia il prezzo più congruo, io sono riuscito a recuperarlo a 50 da un sito in promozione e devo dire che non mi aspettavo questa qualità.

Diciamo che alcune scelte di produzione sembrano mirate a essere esteticamente gradevoli piuttosto che pratiche, inserire le carte nello spartito è molto bello, le stesse plance giocatore sono stupende, ma alla lunga può stancare, in quanto si impiega un po’ di tempo a toglierle tutte le volte, ma questo non penso sia un problema per molti, anche perché dà un buon senso di ordine mentre giochi.

Abbiamo fatto 12 partite e non ce ne è stata una uguale all’altra, ho apprezzato il gioco di più in 2-3 giocatori rispetto a 4. Questo perché in 4 la parte della mappa risulta un po’ di circostanza, in quanto ognuno muove solo Mozart; quindi, quando si sposta diventa tutto molto tattico capire cosa può servire o meno e che tessera bonus uscirà dopo. Se sei dall’altra parte della mappa e hai a fianco due tessere che non ti servono, rinuncerai a quella azione aspettando che prima si muova qualcun altro. C’è da dire  che se le tessere non vengono prese, il turno successivo vengono girate e si otterranno più bonus se vengono prese, aumentando quindi l’appetito, ed è comunque possibile viaggiare attraverso le tratte della mappa pagando il costo di ogni singola tratta. In 2-3 ho avvertito meno questa sensazione ma niente che comprometta il gioco. Abbiamo provato a estremizzare ogni tipo di strategia e non ne abbiamo trovata un migliore di altre; anche la variabilità al setup è buona, gli spazi si stringono in meno giocatori e ci sono meno carte nel mazzo del mercato (che cambia ad ogni turno/era)

Il regolamento purtroppo lascia qualche dubbio su alcune cose spiegate meglio nella sezione forum di bgg.

Purtroppo l’ergonomia non è delle migliori, a Devir sembra piacere creare tabelloni verticali che sono difficili da giocare con 4 giocatori: è molto stetto e lungo e potrebbe essere orientato in orizzontale per la leggibilità, ma le tessere del mazzo e del viaggio bloccano la linea di vista del costo di alcune carte nel mercato.

La combinazione è soddisfacente. Non è così “comboso” come, ad esempio, Tiletum ma si ha un bel senso di crescita e costruire il proprio motore è anche divertente. È piacevole accumulare le ricompense ottenute alla fine di un round, dalle sezioni dei segnalini storia delle tue carte e dai compositori che hai finanziato e dalla tua traccia delle entrate. Soprattutto se sei riuscito a raggiungere i livelli più alti del tracciato rendita. Essendoci inizialmente molte opzioni per partire e per capire che strategia adottare, può esserci un po’ di Paralisi di analisi, ma non troppa.

Ho sentito alcuni criticare le strade aperte in questo gioco, dicendo che è tutta una questione di “Opus”, di completare il Requiem, e di non preoccuparsi del viaggio o del bonus di fine round. Non sono del tutto d’accordo. I viaggi ben eseguiti e l’ottenimento di tessere Corte Reale e vantaggi della Città possono aumentare le tue abilità durante il gioco, offrendoti più opzioni su come eseguire una strategia con le carte che hai. I “bonus di fine round” non sono pensati per essere vincenti come obiettivo, ma sono un’altra considerazione e, ancora una volta, con un gioco accorto puoi utilizzare tutti quei vantaggi (aggiuntivi) per darti un “qualcosa” extra tanto necessario nel round successivo e/o per PV vitali alla fine del gioco.

La buona notizia è che il gioco è relativamente semplice una volta iniziato. Lo posizionerei come peso medio e penso che a parte un neofita, sia un gioco adatto a tutti.

La meccanica centrale di scegliere due carte ogni turno, una per l’azione e una per la rendita, combinata con nuove carte azione che sostituiscono la carta inserita nella zona rendita, è un’ottima idea. Poiché il tuo mazzo sarà sempre composto da nove carte, vedrai ogni carta ogni round ed è facile ricordare quali carte hai. Di conseguenza, il gioco consente una discreta quantità di pianificazione. La tempistica esatta di tutto può cambiare in base alla pescata dal mazzo, ma si sa in generale cosa sarai in grado di fare.  Non ci sono interazioni cattive o troppo significative tra i giocatori, ma rubarsi carte, tessere e spazio requiem costringe ad una attenta pianificazione anche nei confronti degli altri giocatori per anticipare le loro mosse e non farsi soffiare l’azione durante il turno.

Non diventerà il mio gioco preferito, ma diverte e apprezzo gli incastri e la soddisfazione del gioco in un tempo anche contenuto; dopo 3 partite in due giocatori riusciamo a chiuderlo in poco più di un’ora.

Se proprio dovessi cambiare qualcosa metterei almeno un altro segnalino che possa girare sulla mappa di modo di avere due opzioni di scelta per riuscire ad avere un po’ più di strategia anche nella mappa e magari qualche tessera bonus/corte in più, ma tutto sommato lo reputo un buon gioco e sicuramente consigliamo di provarlo!

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