Hutan, per fare un albero ci vuole il fiore…
Lasciatemi suggerire di aprire il gioco qualche ora prima della partita che avete in mente di fare…
Appena apriamo la scatola troviamo moltissimo materiale da defustellare e soprattutto montare. Io ci ho messo 55 minuti!

✎: Daniel Skjold Petersen e Asger Harding Granerud
🔩: Asmodee italia
🎨:Vincent Dutrait
👌: 8+
⏳: 30’-45‘
🐾: 1-4
💬 Indipendente dalla lingua
👁️: ok per daltonici
Come si presenta
La scatola è abbastanza grande e del classico formato quadrato. All’interno andremo a montare (letteralmente) un organizer che ci permetterà di avere tutto il materiale ben riposto e sistemato, il che velocizzerà non poco il set up del gioco. Ma soprattutto ci insegnerà molto sulla nostra indole! Dovremo defustellare 130 fiori che sono divisi in 5 colori e forme: i fiori bianchi sono i più delicati da staccare, vi consiglio delicatezza. Ma il lavoro maggiore lo richiedono i 65 alberi di 4 forme diverse che dovremo defustellare e montare, e qui avremo veramente bisogno di attenzione e pazienza. C’è da dire che pochi giochi oramai permettono di avere un rapporto così intenso coi materiali, come questo: alla fine di tutto mi sono sentita soddisfatta e fiera del lavoro compiuto. A parte gli scherzi, il materiale è ottimo ma l’assemblaggio dei pezzi richiede una certa pazienza, e sinceramente, non lo affiderei a dei bambini. Quanto alle pedine degli animali, molto belle e suggestive, sono in legno, e per fortuna non dovremo assemblarle!
Troviamo inoltre due mazzi di carte: il mazzo fiori, che useremo ad ogni partita; e il mazzo obiettivi avanzati, che useremo solo in questa specifica modalità di gioco.
Poi, 4 tessere per ciascun giocatore che formeranno una plancia modulare che pertanto potrà essere modificata a nostro piacimento accostando diversamente le tessere.
Completa la dotazione un regolamento veramente molto chiaro, che spiega e simula le situazioni di gioco più difficili da comprendere; c’è da dire in ogni caso, che le regole sono veramente semplici ed i dubbi che potrebbero sorgere sono ben sciolti dalla scrittura del regolamento.
Il gioco nel dettaglio
Il set up di Hutan è molto veloce qualunque modalità decidiamo di giocare. Prendiamo il mazzo fiori e facciamo 9 gruppi di carte di numero variabile a seconda dei giocatori, mettendoli coperti al centro del tavolo. Se giochiamo in modalità avanzata, mischieremo il mazzo degli obiettivi e ne pescheremo 5 che utilizzeremo per la partita corrente: Le carte fiore e obiettivo rimaste tornano nella scatola.

Ogni giocatore prende le 4 tessere con cui comporre la plancia di gioco e guidati dai pallini colorati che si trovano in un angolo di ogni tessera, sistemeremo le tessere in maniera identica per ciascun giocatore. Assegniamo casualmente il segnalino primo giocatore e posizioniamo alberi, fiori ed animali alla portata di tutti. E siamo pronti ad iniziare.
Prendiamo un gruppo di carte coperte a caso, fra i nove preparati e sistemiamo le carte che lo compongono scoperte visibili a tutti al centro del tavolo. Al proprio turno ogni giocatore sceglierà una carta fiore visibile e prenderà i fiori disegnati su di essa, che posizionerà sulla propria plancia. Dopo aver scelto la sua carta il primo giocatore dovrà rimettere in gioco il segnalino primo giocatore, collocandolo al centro del tavolo.

La regola di posizionamento dei fiori sulla plancia è semplice: ogni fiore deve essere collocato in posizione ortogonalmente adiacente ad un fiore già posizionato in precedenza. È anche possibile coprire un fiore già presente sulla plancia, purché dello stesso colore (tipo). In questo caso, faremo crescere un albero in quella posizione, prendendolo dalla riserva comune. La plancia è inoltre divisa in settori, racchiusi dai corsi d’acqua: se riusciamo a mettere in un settore lo stesso colore (tipo) di fiore otterremo un diverso punteggio per ogni settore; se poi riusciremo a riempire un intero settore di alberi, avremo creato l’ambiente ideale per collocare un animale, individuato dallo stesso colore dei fiori utilizzati. Posizionare un animale in un determinato settore, maturerà un certo numero di punti. Inoltre nel momento in cui viene collocato, l’animale fertilizza tutte le caselle adiacenti ortogonalmente, facendo crescere conseguentemente fiori e quindi alberi ed eventualmente innescando l’arrivo di nuovi animali.
Quando tutti i giocatori hanno preso le carte fiore visibili al centro del tavolo, si procede con un secondo round andando a prendere un nuovo mazzetto coperto. Si continua così per nove round. Terminato l’ultimo round, si procederà al conteggio dei punti per ogni settore occupato sulla plancia: ogni settore riempito da fiori dello stesso colore darà un certo numero di punti positivi; ogni settore non completato, o riempito di fiori di diverso colore, darà un certo numero di punti negativi. Si aggiungono poi i punti eventualmente maturati dal posizionamento degli animali nei settori, e se abbiamo utilizzato gli obiettivi, aggiungeremo anche i punti bonus eventualmente maturati dal soddisfacimento delle richieste delle carte. Naturalmente, chi avrà maturato più punti sarà il vincitore.
Considerazioni
Hutan colpisce senz’altro per lo sviluppo tridimensionale della pancia durante la partita, con un effetto di grande impatto: ma il fattore scenografico non è l’unico punto di forza di questo gioco. Sappiamo che il giocatore spesso si lascia ammaliare dai materiali e che talvolta la scelta di materiali di effetto può essere utilizzata per supplire qualche difetto nella concezione delle meccaniche; ebbene, questo non è assolutamente il caso di Hutan!
La forza di questo gioco risiede in regole semplicissime che lo rendono accessibile, veloce da spiegare, ma anche molto profondo e stretto. Il gioco è fluido in ogni suo aspetto.
La casualità data dalla pesca delle carte viene gestita in maniera molto strategica, proprio perché in ogni momento del gioco avremo davanti agli occhi tutti i fiori rimasti da prendere in quel round, così che potremo in qualche maniera ottimizzare la pesca, perseguendo strategie di medio periodo, o quantomeno rimuovendo dal mercato una carta che risulti troppo appetitosa per un nostro avversario.
Rimarremo comunque ignari di quali carte siano state lasciate fuori dal gioco nella fase di setup, quindi, di round in round punteremo su una certa tipologia di fiori cercando di ottimizzare la resa di ogni settore sulla nostra plancia, ma non potremo avere la certezza assoluta delle carte che usciranno. Si aggiunga poi che l’interazione, seppur indiretta, sarà moltissima e a tratti cattiva; così che data la breve durata dei round ci troveremo spesso alla fine del gioco con molti meno punti maturati rispetto alle nostre aspettative.
Il gioco è un puzzle game molto stretto, nel quale il fattore scalabilità è molto ben gestito calibrando il setup sul numero dei giocatori. Da notare però che la versione in quattro giocatori accentua in maniera particolare il fattore competizione: gli animali disponibili sono solo 3 per colore; quindi, viene da sé che giocando in quattro, ci si potrebbe trovare a non riuscire a piazzare l’animale che volevamo, perché altri ci hanno battuto sul tempo.
Piacerà sicuramente a tutti gli amanti del piazzamento strategico. Questo titolo si accosta facilmente a giochi come azul, pyramido, flower field. Hutan può attrarre anche giocatori neofiti, grazie ai materiali ma rimanendo al tempo stesso accessibile per le sue meccaniche semplici e fluide.
Presenta un’alea moderata che rende il gioco appunto più stretto, senza togliere troppo alla strategia.
Credo che i daltonici non avranno particolare difficoltà perché oltre a differenziarsi per colore i fiori sono diversi anche per forma, così che non dovrebbero esserci problemi. Per quanto riguarda gli alberi, non c’è nessun problema, poiché le diverse forme e dimensioni dei pezzi hanno solo scopo scenografico. Sceglierne uno o l’altro, servirà solo ad arricchire la nostra foresta pluviale, ma non cambia nulla ai fini del gioco.
Pro:
☝materiali curati e grafica piacevole
☝strategico e profondo
☝Altamente scenografico
☝Leggero
Contro:
👇molti pezzi da assemblare
👇non originale nelle meccaniche
👇poca interazione