Recensione – Eleven

“Il calcio è musica, danza e armonia. E non c’è niente di più allegro della sfera che rimbalza.”

Le parole di Pelé riecheggiano nel tempo, racchiudendo in una sola frase l’essenza stessa dello sport. Fin da bambini il fascino di giocare in una grande squadra ha alimentato i sogni, tramutati successivamente in possibilità, seppur virtuali, di poter intraprendere una carriera per la gestione del proprio manager. Ecco i tempi, ormai passati, a immaginare di costruire un club calcistico fin dalle sue fondamenta, passando dalla manutenzione dello stadio fino alla scelta della prima squadra, puntellando i settori deboli e centellinando le finanze per evitare la bancarotta.
Era l’epoca dei videogiochi manageriali di stampo calcistico, nella fattispecie introdotti da PC Calcio e giunti alla naturale evoluzione odierna di Football Manager che di anno in anno si rinnova. Proprio qui, dalla concettuale fusione di due mondi, nasce Eleven: Football Manager Board Game.

Titolo: Eleven Football Manager Board Game
Anno: 2022
Autori: Thomas Jansen
Illustratori: Mateusz Kopacz, Hanna Kuik
Editore: Portal Games, Broadway Toys LTD, IELLO, Maldito Games, Pendragon Game Studio
Editore italiano: Pendragon Game Studio
Genere: Sportivo, Competitivo
Numero Giocatori: 1 – 4
Durata: 90 – 120 minuti
Età: 14+
Longevità: Alta
Rigiocabilità: Alta
Livello di apprendimento: Medio
Dipendenza dalla lingua: Alta

Il gioco da tavolo, edito in italiano da Pendragon Game Studio e ideato da Thomas Jansen, è reduce da un’ottima campagna Kickstarter e si frappone alla controparte videoludica (la cui similarità è relativa all’aspetto filosofico) offrendo al futuro allenatore la possibilità di curare ogni aspetto del proprio club, analizzando gli obiettivi prefissati a inizio stagione, fino alla cavalcata finale sul tetto della classifica. Trasporre l’aspetto calcistico, nella sua interezza, in un gioco da tavolo non è facile, tuttavia Eleven evoca quelle stesse sensazioni provocate dai ricordi citati precedentemente.

Non è la prima volta che il tema del calcio si riversa sul tavolo. Possiamo citare benissimo Time of Soccer di Antonio Becerra, dove il confronto diretto con Eleven è più che giustificato. In questa sede di recensione analizzeremo le regole base della scatola proveniente dalla Gamefound Edition, ossia quella più completa che comprende alcuni componenti derivanti dalla campagna Kickstarter. Siete pronti a diventare veri allenatori?

Eleven

Dentro la scatola

Un club di calcio racchiuso in un minuscolo spazio vitale. Una volta aperto il vaso di pandora, si resta stupiti della quantità (e qualità) del materiale. Da segnalini a plance, passando per le innumerevoli carte e token di cartoncino, Eleven è un concentrato di bellezza per gli occhi.

Riassumendo la componentistica della versione Gamefound, il provetto allenatore troverà:

1 Regolamento di base – 1 Regolamento avanzato – 1 Plancia Campionato – 4 Plance Stadio a doppio strato – 4 Plance Club a doppio strato – 4 Plance Partita con erbetta sintetica – 16 Indicatori Statistica – 52 Indicatori maglia in legno – 4 Segnalini Squadra – 4 Indicatori Squadra – 16 Indicatori Squadra Avversaria – 8 Segnalini Promemoria – 8 Segnalini Moltiplicatore – 24 Indicatori mantenimento in legno – 4 Dadi a Sei facce – 3 Dadi Avversario – 1 Dado a Dodici facce – 1 Indicatore di Livello – 28 Indicatori Budget in legno – 20 Indicatori Tifosi in legno – 20 Indicatori Operazione in legno – 20 Indicatori Fitness in legno – 20 Segnalini Forza – 12 Segnalini Debolezza – 10 Segnalini Infortunio – 10 Segnalini Provvedimento – 24 Segnalini Punti Vittoria – 36 Carte Calciatori Standard (45 x 68 mm) – 18 Carte Giovani (45 x 68 mm)  – 8 Carte Veterano (45 x 68 mm) – 12 Carte Tattica (45 x 68 mm) – 12 Carte Obiettivo (63.5 x 88 mm) – 16 Carte Dirigente (63.5 x 88 mm) – 36 Carte Staff (63.5 x 88 mm) – 36 Carte Sponsor (63.5 x 88 mm) – 36 Carte Dirigenza (63.5 x 88 mm) – 64 Carte Avversario (63.5 x 88 mm) – 28 Segnalini Infrastruttura Stadio – 3 Schede Scenario fronte/retro – 1 Blocco Segnapunti – 1 Lancia Dadi a forma di Stadio – 6 Carte Mini Espansione Trasferimento – 10 Carte Mini Espansione Sponsor – 8 Carte Staff aggiuntive – 12 Pedine Azione in legno – 4 Carte Divisione Prima Squadra aggiuntive (63.5 x 88 mm) – 8 Carte Dirigenza aggiuntive (63.5 x 88 mm) – 5 Carte Dirigente aggiuntive (63.5 x 88 mm) – 5 Carte Obiettivo aggiuntive (63.5 x 88 mm) – 4 Schede Riassuntive fronte/retro – 1 Segnalino Primo Giocatore in legno – 1 Trofeo in plastica – 1 Scheda Scenario aggiuntivo fronte/retro – 1 Plancia Scommesse – 1 Tabellone Plancia Centrale – 1 Plancia Estensione Campionato

Le carte sono sprovviste di finitura in tessuto di lino e nonostante la robustezza consigliamo di acquistare bustine protettive, dato che potrebbero essere danneggiate dal mescolamento.

La dura carriera da manager

Indossata giacca e cravatta, come da illustrazione sulla scatola, ogni allenatore si fornirà di una plancia Stadio, Club e Partita, ovviamente firmando per una squadra particolare (ce ne sono quattro in totale). L’obiettivo finale sarà quello di ottenere più punti vittoria, rispetto agli avversari, al termine della stagione scandita da sei settimane (round) totali. Ogni settimana sarà composta da 5 turni, rappresentati dalle giornate lavorative (dal lunedì al giovedì) e dal weekend della partita.

Il compito di ogni allenatore sarà principalmente quello di gestire il club al fine di ottenere punti vittoria. Bisognerà curare l’aspetto dello stadio, con la costruzione di attrezzature sportive o negozi di merchandising, utili per ricevere introiti aggiuntivi, nonché ospitare maggiori tifosi sulle tribune.

Eleven

Da non sottovalutare l’aspetto finanziario della società, dove i dirigenti prenderanno decisioni al posto dell’allenatore che dovrà adattarsi alle conseguenze e scegliere le azioni opportune durante l’arco della settimana.

Infine c’è l’allenamento dei giocatori di prima squadra. Ogni weekend sarà rappresentativo di una partita di campionato, dove due squadre si affrontano. Scegliere la tattica è importante, così come schierare i propri calciatori in zone specifiche del campo al fine di prevenire l’avanzata degli avversari e nel tempo stesso cercare di segnare, portando a casa la vittoria.

Questa fatica porterà tanti punti all’attivo o farà sprofondare il club sul fondo della classifica. Come spesso si ricorda: la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede benissimo. Com’è giusto che sia in una partita di calcio.

Football Manager su tavolo

Come specificato in precedenza, la carriera di un allenatore su Eleven si snoda in sei settimane, ognuna delle quali suddivise in giorni. All’inizio della fondazione della squadra e dopo aver svolto la preparazione iniziale di tutti i componenti come indicato nel manuale, fornitosi di una plancia Stadio, Club e Partita, ciascun allenatore dovrà partire con un consiglio dirigenziale, effettuabile tramite drafting di carte. Tutti i manager otterranno in questo modo tre dirigenti dalle specifiche differenti e di conseguenza organizzeranno le statistiche sulla propria pancia Club, rispettivamente per quanto concerne il Budget, la Tifoseria, le Operazioni e il Fitness, come indicato dal valore iniziale di partenza (valido per tutti i giocatori) in aggiunta al bonus del dirigente.

Eleven

Il primo giocatore pone sulla plancia Club il segnalino corrispondente al lunedì e comincerà la sua carriera. Nella fattispecie, solo per il lunedì, ogni allenatore produrrà le risorse indicate dai valori dei propri tracciati statistica e pescherà la carta dal mazzo Incontro con la Dirigenza per verificarne gli esiti e imprevisti di inizio settimana. Non sarà lui a decidere l’esito dell’evento, bensì il comune accordo della dirigenza. Per fare ciò, il giocatore tirerà il proprio dado e verificherà in base al valore di quest’ultimo quale colore preponderante vi sarà associato sui tre dirigenti (in caso di pareggio occorrerà tirare nuovamente il dado), così da poter leggere la risoluzione della carta.

Superato questo primo passo societario, dal martedì al giovedì vi sarà un susseguirsi di azioni base (una per ogni giorno) prima di affrontare l’incontro di campionato. Nel dettaglio potremo:

  • Ingaggiare un calciatore o un giovane: dall’Area Trasferimenti, se non specificato diversamente da azioni particolari sulle carte, sarà possibile acquistare un calciatore presente nelle ultime tre posizioni della fila (o la prima carta dal mazzo Giovani) pagando il suo relativo costo del cartellino indicato sulla carta stessa. Una volta effettuato l’acquisto, questo verrà posizionato con il numero relativo alla sua maglia accanto alla plancia Partita, nel suo ruolo indicato (attaccante, centrocampista o difensore), nonché con il lato pedina rivolto verso la sua caratteristica (pallone o scudo);

  • Cedere un calciatore o giovane: i calciatori possono essere venduti al costo di due monete in aggiunta al relativo valore forza indicato sulla carta. Se il calciatore risultasse infortunato o squalificato, si otterrebbero metà degli introiti totali arrotondati per difetto;

  • Assumere Staff: dall’Area Staff sarà possibile assumere personale presente nelle ultime tre posizioni della fila (se non espresso direttamente da qualche azione particolare), pagando lo stipendio indicato sulla carta stessa. Una volta assunto, il nuovo membro troverà collocazione nell’area Staff della plancia Club e sarà possibile usufruire fin da subito del suo bonus corrispondente;

  • Firmare con uno sponsor: dall’Area Sponsor sarà possibile scegliere l’impiego di un finanziatore presente nelle ultime tre posizioni della fila e optare per l’area di competenza. Firmare un contratto (col simbolo del megafono) farà guadagnare immediatamente le risorse indicate, scartando infine lo sponsor. L’utilizzo del cartellone pubblicitario (la colonna col rispettivo simbolo) consentirà di scegliere tra le risorse indicate oppure il beneficio del bonus indicato subito sotto, posizionando la carta sotto la propria plancia Stadio in corrispondenza del cartellone pubblicitario disponibile. Stipulare una sponsorizzazione di maglia fornirà l’utilizzo di entrambe le caratteristiche (statistiche e bonus), dopodiché la carta verrà girata per mostrare il logo e posizionata nell’area sinistra della plancia Stadio;

  • Costruire uffici e infrastrutture: lo stadio potrà accogliere ulteriori strutture al suo interno, come negozi o uffici. Pagando il costo relativo alla costruzione, sarà possibile implementare le strutture sulla plancia Stadio a patto che ci siano spazi ancora disponibili o uffici posti nell’angolo in alto a sinistra. Ogni struttura apporterà vantaggi a fine partita oppure in corso sotto forma di bonus statistica;

  • Risolvere l’azione di una carta: al costo di un’azione si potrà beneficiare del testo relativo indicato su una determinata carta. Ogni volta che quest’ultima viene attivata (solo una volta per settimana) bisognerà pagare il costo corrispondente (se presente), risolvere il testo e girarla di novanta gradi per indicare il suo esaurimento in quella settimana.

Tuttavia, oltre a quanto indicato precedentemente sarà possibile spendere due segnalini Operazione per utilizzare ulteriormente un’azione descritta su una carta non esaurita, prima o dopo aver svolto comunque l’azione base.

Terminate le giornate relative all’aspetto “manageriale”, si passa al weekend, patria delle partite di calcio e dove il campo decreterà il vincitore. L’aspetto preparatorio sarà incentrato sulla scelta della tattica da adottare, previa visione del nostro scout sulle caratteristiche della squadra avversaria: le sue debolezze e i punti di forza.

In base a quanto dichiarato sommariamente, ogni allenatore deciderà la formazione da adottare e dove schierare i propri calciatori, assegnando un segnalino Fitness a chiunque farà parte in partita. Questa fase può essere effettuata contemporaneamente da tutti i giocatori, ma per le primissime partite sarebbe meglio affrontarla separatamente, in senso orario, così da capire meglio il meccanismo.

Infine si scopre la carta Avversario e la sua disposizione in campo. In questo contesto vi è la risoluzione della partita (con eventualmente gli effetti iniziali dei calciatori in possesso, riportati sulle carte). Sostanzialmente bisognerà confrontare le zone del campo con i rispettivi valori di attacco e difesa associati alla forza dei calciatori. Tale confronto si genera “accoppiando” il calciatore avversario con quello dell’allenatore in base alla tipologia di attacco (pallone) o difesa (scudo). Inutile precisare che ogni maglia avente il simbolo attaccante verrà contrastata da un difensore, sempre confrontando i valori di forza. Qualora un attaccante ne dovesse avere uno maggiore, l’ultimo baluardo da superare sarà il portiere. In caso analogo (o quando le parate saranno esaurite), l’attaccante segnerà.

Si prosegue in questo modo partendo dalla fascia sinistra, poi la destra, continuando per l’attacco, difesa e centrocampo.

Terminata la partita e decretato il vincitore (o eventuale pareggio), i relativi emblemi squadra si muoveranno in classifica a seconda del risultato ottenuto. Si effettueranno operazioni di pulizia di eventuali segnalini, compresi gli effetti delle carte per il dopo partita, i tifosi rientreranno nelle proprie case facendoci guadagnare i soldi del biglietto e il round termina facendo scontrare le squadre rimaste a suon di dadi. L’indicatore verrà posizionato sul lunedì e l’allenatore sarà pronto per affrontare una nuova settimana di lavoro, previo il pagamento dei costi di mantenimento dello stadio e stipendi da pagare.

Eleven

Competizione in campionato?

Come intuito, Eleven è un gioco da tavolo sì competitivo, dove al termine di sei settimane vincerà chi avrà ottenuto più punti vittoria, ma è altresì innegabile che si tratti di un solitario di gruppo. L’interazione tra i giocatori è ridotta al minimo, relegata solo alla scelta delle carte nell’area Staff, Trasferimento e Sponsor. Per il proseguo della partita ognuno prediligerà la propria strategia e affronterà una squadra avversaria guidata carte apposite. Attenzione, questa caratteristica non andrebbe intesa come una limitazione, piuttosto è la filosofia del gioco a portare verso questo sistema, risultando abbastanza riuscita sotto questo punto di vista.

Nella versione base del gioco non sarà possibile confrontarsi durante il weekend con squadre appartenenti ad altri giocatori, bensì solo alle sei pescate casualmente a inizio partita, concordando soltanto la divisione, rappresentanti gli avversari. Tuttavia, nella versione Gamefound (come anche nell’espansione apposita Coppa Internazionale) vi è un regolamento avanzato e una modalità per sfidare gli altri allenatori al tavolo.

Il calcolo del punteggio a fine partita varia in base alla gestione del proprio club, poggiandosi sulla strategia adottate. Bisognerà valutare con attenzione l’area da investire o un bilanciamento tale da consentire di ottenere punti anche non puntando esclusivamente sul rafforzamento della squadra: non sempre chi arriva in cima alla classifica sarà decretato il vincitore.

Eleven

Anche l’occhio vuole la sua parte

La scatola base di Eleven è pesante, pregna di contenuti. All’interno troveremo delle plance a doppio strato robuste e token in legno che risultano funzionali, nonché di facile interpretazione. I simboli sono chiari fin da subito, così come il loro utilizzo. L’impiego degli stessi sulle illustrazioni delle carte facilita anche l’apprendimento di come potrebbero essere utilizzati in partita.

L’aspetto da tenere in seria considerazione è senza dubbio l’ergonomia. Su tavolo, con tutte le plance disposte e le carte a segnare le varie aree, tutto è propriamente scenico: una riproduzione del mondo del calcio in tutta la sua meraviglia. Il rovescio della medaglia è rappresentato dall’immenso spazio che può occupare, specialmente giocato in più di due giocatori.

Tematicamente, ogni plancia rappresenta un settore manageriale, offrendo all’allenatore differenti strategie da adottare, restando comunque ancorati all’aspetto calcistico, dove ogni azione riprende fasi reali (con le opportune facilitazioni del caso). Ogni scelta si ripercuoterà all’avanzare delle settimane e quel senso aleatorio farà comunque parte del meccanismo. La variabilità nella preparazione consente di prepararsi verso una strada più consona, indirizzando il giocatore ad avere una strategia di adattamento. Costruire uno stadio non è mai stato così appagante.

Il problema maggiormente riscontrato è l’inserto che risulta insufficiente a raccogliere tutte le componenti di gioco al suo interno. Infatti una volta defustellato tutto, imbustato le carte e suddivisi i componenti nelle varie ziplock, la scatola non può essere rinchiusa completamente, lasciando il coperchio sollevato.

Eleven

Meglio in solitario?

Eleven si presta a una miriade di personalizzazioni, con ulteriori espansioni che aumentano sia la longevità che la giocabilità. Uno dei pregi maggiormente riscontrati è la modalità solitario. All’interno della scatola sono presenti sì degli obiettivi personali che faranno ottenere ulteriori punti vittoria, ma anche dei veri e propri scenari da perseguire. Questi ultimi possono essere rigiocati tranquillamente senza osservare un ordine preciso, ma si consiglia di procedere in ordine di complessità in maniera crescente. Gli scenari, ad uso singolo, rappresentano una sfida aggiuntiva oltre al mero campionato fine a sé stesso.

In questa modalità, il gioco risulta altamente sfidante, ma al tempo stesso appagante. L’espansione Giocatore Singolo aggiunge ulteriore materiale aggiuntivo circa la possibilità di proseguire una vera e propria carriera, creando un club di una divisione inferiore fino all’apice della serie più prestigiosa.

Un calcio longevo

Data la media complessità del titolo e una modalità manageriale pensata più per il giocatore singolo, Eleven porta tra le sue doti quella di un gioco abbastanza longevo, dove la rigiocabilità non è inficiata dalla mancanza di materiali e/o scenari che ne penalizzino l’utilizzo prolungato. Ogni campionato è differente, anche in virtù di una vasta collezione di calciatori acquistabili, giovani da allenare e staff da ingaggiare. Tuttavia, bisognerà tenere in considerazione che ogni carriera porterà via un po’ di tempo al tavolo.

Mediamente, una volta comprese tute le regole, una partita in solitario può richiedere circa 90 minuti per essere portata a termine. In due giocatori il tempo comincia a dilatarsi, richiedendo anche 150 minuti (setup compreso). In quattro giocatori è comunque fattibile, ma la quantità di ore è così esosa da richiedere probabilmente una sospensione del gioco per riprenderlo in più sessioni, oltre ovviamente al problema legato all’ergonomia citato precedentemente (c’è bisogno di un tavolo enorme).

Occhio al regolamento!

Nonostante la sua natura, all’inizio Evelen potrebbe apparire ostico e pieno di cose da fare e/o ricordare. In verità si tratta di un gioco abbastanza “stretto”, dove le azioni da effettuare per ogni giorno non sono molte e comunque restano ancorate a dei concetti semplici di natura calcistica. Il regolamento da questo punto di vista cerca di venire in aiuto, soprattutto durante le prime partite. Il manuale italiano, oltre a qualche refuso, cerca di impaginare tutte le regole in maniera didascalica. Superata la lista dei componenti, nella prima sezione troviamo i concetti fondamentali delle aree di gioco, ossia le plance e la preparazione iniziale.

Si susseguono le varie regole, specifiche per ogni giorno, fino ad arrivare alla gestione delle partite, con vari esempi esaustivi e qualche casistica particolare, senza però offrire ulteriori chiarimenti o FAQ necessarie per risolvere casi spinosi e dubbi particolari man mano che si presentano giocando. Infatti, non saranno poche le perplessità su alcune dinamiche riscontrate, specialmente sulla plancia delle Partite dove occorrerà ricordarsi di piccole regole e regolette che gestiscono eccezioni particolari. A tal proposito è stato pubblicato un documento contenente le domande frequenti, giunto alla versione 1.4 e scaricabile gratuitamente da BGG. Sarebbero state utili anche delle schede di riferimento più “comprensibili”. All’interno della scatola sono presenti, ma non facilmente intuibili, mentre sul regolamento vi è proprio una sezione dedicata a un riassunto di tutte le fasi di gioco.

Il prezzo del biglietto

Come evidenziato a inizio recensione, la versione presa in esame per questa recensione è la scatola base della Gamefound. All’interno c’è una miriade di materiali di ottima qualità (anche se le carte andrebbero comunque imbustate), tra plance a doppio strato e segnalini in legno che risultano una gioca per gli occhi non appena organizzato tutto sul tavolo. Ovviamente Eleven è orientato a tutti coloro che amano il mondo del calcio manageriale e a chi predilige il gioco in solitario, anche se si può intavolare benissimo anche in più giocatori. La sua longevità è inoltre dettata da una modularità che permette ai giocatori una personalizzazione riguardante il campionato da affrontare. Insieme alle espansioni e regole avanzate, si potrà costruire la perfetta esperienza personale, come ad esempio usufruire di una stagione più lunga rispetto a sei settimane, oppure utilizzare gli eventi dettati dall’arbitro e, perché no, creare autonomamente dei gironi di coppa (basta un po’ di fantasia).

L’esperienza che il gioco offre è appagante, con un livello di sfida crescente a seconda della modalità selezionata e dalle mini espansioni che si vogliono inserire, come ad esempio la plancia Scommesse. In base al livello di difficoltà e obiettivi personali, nonché uno scenario da dover completare, Eleven rappresenta una delle migliori simulazioni, in ambito calcistico, sul mercato. Certo non è esente da difetti, con un regolamento mancante di alcuni concetti e FAQ (e qualche refuso), ma soprattutto dal punto di vista di alcune regolette ed eccezioni non gestite.

Per quanto riguarda la risoluzione delle partite c’è da imputare la corretta funzionalità in gioco, con tempi morti ridotti e una funzionalità asciutta, tuttavia un po’ a discapito del livello tematico. Il concetto da tenere presente ricade su una partita sviluppata non in tempo reale, ma per highlights. Superato questo scoglio, le partite vengono risolte facilmente e in maniera quasi automatica, anche se la mente riporta sempre a strani quesiti: perché un difensore centrale non può marcare un’ala?

Anche lo scontro tra le squadre non controllate da giocatori risulta sì immediato e funzionale, ma al tempo stesso tematicamente slegato. Il tutto consiste nel lancio di un dado per scoprire l’esito di una partita. Non vi è una competizione diretta tra le squadre avversarie e per assurdo tutte potrebbero perdere o vincere nella stessa giornata (aspetto che realmente non sarebbe possibile).

Al netto di queste piccole imperfezioni, Eleven è un piccolo gioiello a stampo strategico manageriale sul tema del calcio, dove la nostalgia prende il sopravvento a ogni inizio di campionato e probabilmente è per quello che ci piace così tanto.

Curiosità
L’icona utilizzata per i token Fitness la si ritrova per il Bonus Cooperazione di The Thing, un altro gioco da tavolo targato Pendragon Game Studio.

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