Shinjuku e va a finire che nessuno prende il treno!

La stazione di Shinjuku a Tokyo è la stazione che movimenta più persone nel mondo, circa 3,6 milioni al giorno. Una particolarità giapponese è che le compagnie ferroviarie possiedono negozi e centri commerciali nelle stazioni, creando una forte competizione sul piano commerciale e non solo nell’ambito dei trasporti. Questo è appunto il tema, sentitissimo, di questo gestionale, nel quale oltre a costruire reti ferroviarie, cercheremo di aprire negozi, trasformarli in centri commerciali, e attirare la clientela verso di essi.

✎: Gary Kacmarcik
🔩: studio supernova
🎨: Immanuel Casto- Rokkakudo dada
👌: 10+
⏳: 60’
🐾: 2-4
👁️‍: ok per daltonici un po’ aiutati
💬: dipendente dalla lingua ma con doppio regolamento inglese-italiano

Io adoro i giochi pieni di elementi tridimensionali, sbrilluccicanti e quant’altro. Questo titolo è alquanto sobrio rispetto ai miei standard, ma il gameplay mi ha conquistata subito ed ho adorato le scelte grafiche fatte.

dettaglio della mappa

Nonostante la palette di colori molto vivace le scelte stilistiche di questo titolo non sono troppo esuberanti, quasi a voler rendere la “sobrietà” del mondo giapponese. Insomma giocando ti ritrovi a riconoscere le tonalità tipiche dei mochi tanto in voga, il logo della tua azienda ti ricorderà i robot alla Power Rangers. Poi inizierai a vedere le stazioni riempirsi di gente e non potrai fare a meno di chiederti come, nonostante l’affollamento quasi soffocante di pezzi, l’effetto finale resti quello dell’ordine e della pulizia generale! Insomma non voglio cadere vittima di stereotipi culturali, ma il Giappone in questo gioco, io lo sento tanto.

Come si presenta

La scatola contiene molto materiale:
due regolamenti, uno italiano ed uno inglese
due set di schermi giocatore (4, uno per ogni giocatore) uno in inglese ed uno in italiano. Gli schermi serviranno per nascondere alla vista degli altri giocatori i clienti che avremo acquisito, ma hanno anche una funzione riepilogativa delle fasi di gioco e delle azioni principali.
un set per ciascun giocatore (4) di: 16 linee ferroviarie, una macchina (per giocare la variante CEO), 8 negozi (due per tipologia) e 3 token centro commerciale
Una pedina kaiju con una relativa carta (per giocare la variante kaiju)
Un mazzo di carte distretto
Una carta start che servirà per definire il primo giocatore
Un sacchetto in tela dove terremo tutte le pedine cliente, bianche e dorate, per le 4 diverse tipologie di negozio
13 pedine cliente bonus
Un tabellone

molti pezzi sul tavolo

Il tabellone mostra la mappa di Tokio con i suoi 23 distretti, sui quali troviamo spazi stazione di due forme diverse; le stazioni circolari ci permettono di costruire negozi che non potranno esser ampliati, le stazioni quadrate ospiteranno invece negozi che potremo sviluppare in centri commerciali durante la partita. Le stazioni sono poi collegate da linee tratteggiate sulle quali potremo andare a posizionare le nostre linee ferroviarie. La parte sottostante del tabellone contiene uno spazio per il mazzo di pesca ed uno per gli scarti, inoltre 4 spazi per mettere le carte in “coda”. A destra di queste carte troveremo una tabellina che ospita i clienti bonus che guadagneremo sviluppando i centri commerciali.

Tutto il materiale è buono: le carte sono telate, gli schermi sono ben congeniati ed il tabellone è resistente e tutta la restante componentistica è in legno dipinto.

Ho apprezzato molto la scelta grafica di lasciare i nomi dei distretti in lingua giapponese, forse all’inizio sembrava creare più caos, in realtà mi ha restituito la sensazione che ho provato tante volte davanti ad una carta delle ferrovie/metro quando mi trovavo all’estero.

Il gioco nel dettaglio

Il set up del gioco è abbastanza veloce: ogni giocatore sceglie un colore e prende schermo e pezzi relativi. Si posiziona il tabellone al centro del tavolo; si mischia il mazzo di carte distretto e si pesca una carta per ciascuno spazio di coda: inoltre si pescano altre 4 carte distretto fra loro e si posizionano due clienti a caso sui distretti della mappa in esser rappresentati. Queste carte vengono poi messe nell’apposito spazio degli scarti. A questo punto si distribuiscono 4 carte ad ogni giocatore. E si collocano i segnalini dei clienti bonus nel relativo spazio del tabellone.

Si pescano dal sacchetto due clienti e si posizionano sulle carte in coda. Il posizionamento dei clienti segue una semplice regola, ogni tipologia di cliente può stare su un’unica carta perciò durante le gasi del gioco continueremo a posizionare sempre i clienti dalla carta più lontana al mazzo a ritroso a seconda della tipologia (se escono due clienti uguali li posizionerò entrambi sulla prima carta utile, se ne escono due diversi li posizionerò uno sulla prima ed uno sulla seconda e così via dicendo…) Possiamo iniziare a giocare!

Il nostro turno si compone di varie fasi:

Per prima cosa andiamo a prendere la prima carta utile della coda (la più lontana dal mazzo) e la mettiamo nella nostra mano, posizionando i clienti collocati su di essa nel distretto della mappa in essa rappresentato. Poi scorrere le restanti carte in coda allontanandole dal mazzo e ne peschiamo una nuova. Inoltre estrarremo tanti clienti quanti erano quelli sulla carta appena presa e li sistemeremo in coda seguendo la regola già indicata.

dettaglio della “coda” delle carte con il posizionamento della clientela

Adesso potremo fare solo 2 azioni diverse tra le seguenti:

Costruire negozi: Scartando una carta distretto potremo collocare un nostro negozio in uno spazio libero (circolare o quadrato) presente nel relativo distretto

Costruire centri commerciali: Scartando la carta del distretto in cui è presente un nostro negozio (su di uno spazio quadrato) potremo sviluppare quel negozio in centro commerciale “pagando” un cliente della tipologia corrispondente che andremo a collocare sulla coda delle carte, a disposizione degli altri giocatori. In questo caso sostituiremo il negozio con il token del centro commerciale, e prenderemo i clienti bonus presenti sul primo spazio utile della relativa tabella.

Costruire linee ferroviarie Possiamo posizionare una linea ferroviaria gratis, oppure due linee ferroviarie scartando una carta di un distretto che attraverseremo.

Spostare i clienti Scartando una carta distretto possiamo muovere tutti i clienti presenti in un certo distretto della mappa da una delle stazioni in esso presente, e spostandoli lungo le tratte ferroviarie costruite, condurli verso negozi presenti in altri distretti, purché collegati. Ogni volta che attraverseremo un negozio, nostro o dell’avversario, se tra i clienti in viaggio ve ne è uno della tipologia corrispondente (cibo, elettronica, libri, abbigliamento), saremo costretti a lasciarlo sul negozio, se invece attraverseremo un centro commerciale (nostro o di un avversario), saremo obbligati a lasciare su di esso un cliente a nostra scelta. Fermeremo il viaggio dove vogliamo. Ma i clienti rimasti su negozi o centri commerciali andranno nella riserva del relativo proprietario. Alla fine dello spostamento se ci sono clienti che non si son fermati nei negozi verranno posizionati all’interno del distretto di cui fa parte la stazione di arrivo. Inoltre ogni volta che sfrutteremo tratte di altri avversari questi pescheranno dal mazzo delle carte (max 1 carta per azione).

dettaglio del movimento dei clienti e relative fermate: partendo dal distretto di Shinagawa ed arrivando nel distretto di Shibuya

Incasso: Possiamo pescare dal mazzo fino ad avere 4 carte in mano, ma in questo caso terminiamo immediatamente il turno.

Abbiamo poi delle azioni jolly: ad esempio svolgere un’azione in un distretto qualsiasi, scartando 3 carte, oppure utilizzare la carta di un distretto in cui è presente un nostro negozio, per agire su un distretto diverso.

Quando finiscono i clienti nella coda delle carte il gioco termina e si calcolano i punti. In questo caso abbiamo un classico sistema di set collection, per ogni set di clienti di 1, 2, 3 o 4 tipi di versi guadagneremo un numero crescente di punti e naturalmente, chi ha fatto più punti sarà
il vincitore.

Considerazioni

Shinjuku è un gioco di costruzione di binari, pick-up e consegna (delivery) ambientato a Tokyo, che ricorda un po’ “Bus” di Splotter Spellen (considerato uno dei primi piazzamento lavoratori) quanto al meccanismo dello spostamento delle persone lungo le ferrovie, con l’elemento aggiunto della costruzione e dello sviluppo di negozi.

Nulla di ciò che fa Shinjuku è particolarmente originale; è piuttosto il frutto di una sintesi fra diversi meccanismi già collaudati, (ad es. l’uso delle carte è a metà strada tra “pandemia” e ”ticket to ride”) veloce da giocare e dall’aspetto accattivante. Va detto che nonostante l’aspetto corposo, in realtà si tratta di un gioco leggero annoverabile fra i titoli introduttivi.

Il gioco inizia lentamente ma il meccanismo delle ricompense crescenti (i centri commerciali costruiti aggiungeranno la disponibilità dei clienti in coda) fa sì che il ritmo cresca nel corso della partita. Inoltre quanto più la mappa sarà riempita di infrastrutture, più saremo portati a spostare i clienti lungo tragitti articolati.

Di contro avendo un sistema di azioni vincolato alle carte, passeremo moltissimo tempo a guardare la nostra mano cercando di ottimizzare le azioni, spesso con un senso di frustrazione latente perché il gioco, in questo senso molto stretto, non ci permetterà di fare sempre tutto ciò che ci sembra promettente. Capiterà spesso inoltre che un giocatore prima di noi ci mandi in fumo tutti i progetti spostando un gruppo di clienti su cui avevamo messo gli occhi in un altro distretto. Questo elemento d’altra parte tenderà ad allungare i tempi di gioco, perché la continua evoluzione della situazione di gioco, non ci permetterà di studiare prima le mosse, obbligandoci spesso a rivedere la strategia all’ultimo momento.

Il gioco è un peso medio-leggero che contiene anche due varianti: se giocheremo con il CEO potremo implementare la possibilità di azioni jolly, e dunque amplia notevolmente il ventaglio delle strategie, ma non per questo rende il gioco più facile, perché il CEO è costretto a muoversi una volta per turno attraverso distretti adiacenti e sicuramente non avremo in mano le carte utili, così che dovremo spesso spendere spostamenti non fruttuosi per raggiungere zone lontane fra loro.

La variante Kaiju Invece si attiva nel momento in cui peschiamo la relativa carta mescolata nel mazzo. Prima di fare le nostre due azioni muoveremo il Kaiju (Godzilla?) sempre rispettando la regola dei distretti adiacenti, e naturalmente l’apparizione del mostro obbligherà i clienti presenti sul distretto di arrivo in un distretto confinante. Potremo quindi sfruttare il Kaiju a nostro favore facendo arrivare i clienti in distretti di cui abbiamo carte in mano, oppure guastare la festa ad altri giocatori allontanando i clienti da distretti che avrebbero voluto sfruttare.

Tutto il gioco è assolutamente vincolato alla pesca delle carte e dei clienti, quindi soggetto ad una certa alea, mitigata però dal fatto che le carte messe in “coda” sono visibili, così che potremo conoscere in anticipo quale carta e quali clienti andremo a prendere al prossimo turno cercando in qualche modo di pianificare la nostra strategia. Certamente, non dovremo perdere di vista le mosse altrui, perché come abbiamo detto, quanto più si costruiscono ferrovie tanto più si ampliano le possibilità strategiche di tutti. Dovremo inoltre ponderare molto bene i pro e contro di ciascuno spostamento, valutando se e quanto prolungare gli spostamenti (con il rischio di dover regalare clienti ad altri) e se valga la pena di utilizzare tratte di altri giocatori, permettendo loro di arricchire la propria mano. Nel corso del gioco abbiamo notato che costringere a passare sulle nostre tratte, è fondamentale, perché ci consentirà di arricchire la nostra mano, e dunque ampliare i nostri margini di azione.

La scalabilità non è ottimale, perché in due giocatori la dimensione della mappa diventa importante e la possibilità di pescare carte extra per i passaggi in tratta sono piuttosto ridotte; il gioco tende a diventare statico. Di contro, giocando a pieno numero, l’esperienza varia moltissimo, lo scenario evolverà continuamente e diminuiranno sensibilmente le nostre capacità di controllo e di pianificazione a lungo termine. Una buona via di mezzo è la modalità a 3 giocatori.

In conclusione, non sarà forse un gioco originalissimo, ma credo che sarà senz’altro piacevole e gratificante, anche per i profani, grazie soprattutto alla fluidità ed estrema semplicità delle regole.

Pro:
☝materiali curati e grafica piacevole
☝strategico e profondo
☝velocità di spiegazione
☝meccanismo fluido
☝rigiocabilità elevata

Contro:
👇nessuna interazione diretta
👇meccanica non originale
👇lunghezza tendenziale della partita
👇forte alea, soprattutto nel gioco a due


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