Il Fiume D’Oro – Viaggi e affari lungo il fiume di Rukogan
Il Fiume d’oro è un gioco di Keith Piggot illustrato dalla talentuosa Francesca Baerald, nota illustratrice e cartografa, autrice tra le altre cose della mappa di Play Modena 2024.
Info tecniche
✎: Keith Piggot
🎨: Francesca Baerald @francesca.baerald
👌: 14+
🐾: 2-4
⏳: ’60-’90
🔩: Office Dog – Asmodee
Si tratta di un peso medio ambientato nell’universo della “Leggenda dei 5 Anelli”; qualche anno fa questa ambientazione ha “ospitato” un interessante gioco di carte LCG e un gioco di ruolo, entrambi purtroppo passati piuttosto inosservati al grande pubblico.
Nel regno di Rokugan, lungo il corso del Fiume d’Oro, 4 potenti clan navigano il fiume raccogliendo merci, costruendo edifici e influenzando le regioni e le famiglie di nobili, sotto lo sguardo attento e severo dell’Imperatore.

Le azioni del gioco
Uno splendido dado, lanciato alla fine del turno di gioco e modificabile usando favore divino, indirizza le nostre scelte. Se navighiamo, ci indica di quante caselle potremo muovere una delle nostre due imbarcazioni nel tabellone, racimolando risorse e denari nei porti in cui sosteremo. Se costruiamo, ci mostra la regione in cui andare a costruire una delle tessere edificio, per ricavarne immediatamente influenza. Se commerciamo, infine, ci permette di giocare una delle carte avventore della nostra mano (consegnando la merce indicata – seta, riso, porcellana), per ottenerne in cambio bonus permanenti o di fine partita.
Come azioni libere, è possibile scambiare due tipologie di merci uguali in cambio di una diversa, o spendere 5 monete per ottenere un favore divino. La spesa di un favore divino, anch’essa annoverata tra le azioni libere da effettuare a inizio o fine turno, permette di modificare il valore del dado. Un favore: +1 o meno 1 del valore ottenuto con il lancio di fine turno.
Il Fiume d’Oro si caratterizza turni veloci e da una buona interazione tra giocatori: è infatti importante controllare gli avanzamenti degli avversari nei tracciati-influenza, accaparrarsi per primi gli spazi costruttivi più economici, valutare con attenzione le ricompense quando approdiamo in edifici non nostri.
La competizione si fa agguerrita anche per la corsa agli obiettivi comuni, di cui se ne estraggono tre a inizio partita. Essi possono richiedere, per esempio, di fare consegne a tre avventori diversi, costruire tre edifici uguali, raggiungere un determinato punto nel tracciato di almeno una delle regioni. Per il primo che lo soddisfa, son 7 punti vittoria.

Il lancio del dado, da effettuare al termine del proprio turno, permette di pianificare in anticipo le mosse successive, riducendo i tempi morti e le lunghe pensate. Il ritmo è molto alto e difficilmente, anche in 4, si supera l’ora e mezza di gioco.

Lungo il Fiume d’Oro
Il colpo d’occhio, tra tabellone, plance e carte è abbagliante: rilievi dorati si intrecciano lungo il corso del fiume, che attraversa la mappa di gioco, le illustrazioni sono evocative e i dettagli sono impressionanti. Solo le tessere edificio sono poco chiare (e non particolarmente suggestive), dovendo fornire molte informazioni (ricompense di visita o proprietà, tipo di edificio e bonus di costruzione) in poco spazio.
Tra i materiali spiccano le imbarcazioni; sono di 2 tipi diversi poiché nel corso del gioco è possibile migliorare quella base in quella reale. Le monete in cartone, nei soli 2 tagli da “1” e “5” sono molto grosse e voluminose, davvero particolari. La merce, invece, è rappresentata da chiari segnalini anch’essi in cartone.




In definitiva, si tratta di un prodotto ottimamente confezionato, adatto a tutti i giocatori, anche poco esperti: è un perfetto introduttivo a meccaniche note (piazzamento edifici, spostamento su mappa, vendita/scambio merci), tipiche di giochi più complessi alla Great Western Trail.
Pro:
☝ Peso medio adatto a tutti
☝ Grafica e materiali fuori scala; ambientazione suggestiva
☝ Turni veloci, mai noioso
Contro:
👇 Non brilla per meccaniche innovative
👇 Tessere edificio migliorabili
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Ciao! Mi chiamo Fabio e sono appassionato di Giochi da tavolo da qualche anno. Scrivo e fotografo giochi da tavolo per passione… è un hobby di cui non potrei fare più a meno!