The Bloody Inn: Lasciate ogni speranza voi che entrate

1831. Francia. Nel piccolo villaggio di Peyrebeille una famiglia di avidi contadini decide di mettere in atto un diabolico piano: investire in una locanda dove depredare, uccidere e seppellire i poveri e ignari avventori. Ovviamente stando attenti a non destare sospetti nella polizia. Una cosa è certa, in molti entreranno ma pochi usciranno vivi da lì.

C’è del sangue nella mia brioche! 

Come avrete capito il tema del gioco è piuttosto cinico-ironico. In The Bloody in, titolo da 1 a 4 giocatori ideato da Nicolas Robert ed edito dalla Pearl Games, ci toccherà (eeeeeh proprio una fatica) adescare viaggiatori e decidere se lasciarli vivere o meno a seconda del nostro bisogno. Sono onesto, è bastato questo a convincermi ad acquistarlo. Chi da bambino non ha sognato di investire un’esigua somma di denaro in una catapecchia di Motel per andare a servire l’ultima cena ai propri clienti?

Apriamo la locanda!

78 carte sono il cuore, i polmoni, gli intestini e il cervello del gioco! 8 di queste rappresentano i paesani e le restanti i malcapitati ospiti. In dotazione abbiamo una plancia comune, rappresentante la locanda, nella quale avremo un ingresso in cui posizionare gli ospiti che entreranno, le 8 camere dove alloggeranno, un bistrot (dove posizionare i paesani “scartati”) e una zona d’uscita da cui non tutti passeranno. A completamento ogni giocatore riceve dei segnalini stanza del proprio colore da piazzare in un numero ad hoc a seconda dei giocatori e dei segnalini neutrali ovvero stanze che, almeno inizialmente, non genereranno introiti. Scegliete la lunghezza della partita, posizionate il token segna soldi sul 5 e via a tagliar vite!

Turno di mort… di gioco… 

Il turno di gioco è diviso in 3 fasi (da me ribattezzate):

  • Benvenuto!
  • Toc Toc! (fase azioni)
  • Arrivederci(?)

Nella prima fase, il primo giocatore (che girerà in senso orario ogni turno) , dovrà posizionare una ad una le carte ospite nelle varie stanze. L’ordine è libero e dovrà dunque capire quando sarà più utile mettere un ospite nella propria stanza piuttosto che in una neutra o avversaria. Fatto questo si passa alla fase azioni. Ognuno avrà diritto a 2 round azioni (in senso orario) e in ognuno dei quali potrà scegliere una azione tra le seguenti:

  • Corrompere un ospite
  • Uccidere un ospite
  • Seppellire un ospite
  • Inviare un proprio complice a costruire un annesso
  • Passare/Riciclare

Come scegliere? The bloody inn è un gioco di combo e per far sì che queste avvengano con successo dobbiamo analizzare l’anatomia delle carte. Su ogni ospite abbiamo rappresentato un valore, che il gioco definisce come rank, che ci indica esattamente quante carte dalla nostra mano dobbiamo scartare per effettuare 4 delle 5 azioni elencate sopra (fa eccezione l’azione passo). Lo stesso valore è riportato sul lato “morto” (il retro) e ci indica, per esempio, quante carte scartare per seppellirlo. In alto a destra invece troviamo un simbolo che definisce cosa esattamente sa fare bene quel personaggio una volta che sarà nella nostra mano di carte (con l’azione corrompere andiamo a fare proprio questo, implementare la nostra mano). Se per esempio vogliamo, per l’appunto, corrompere un ospite di valore 3 dovremo scartare questo esatto numero di carte, posizionandole nella pila nel lato “uscita” della locanda. Se però, tra le carte scartate, avremo un complice con il simbolo denaro (dunque abile in questa attività) questa carta non andrà nella pila degli scarti ma tornerà nel nostro pool!  Questo vale per qualsiasi delle 4 azioni suddette. Per seppellire un cadavere servirà il simbolo bara, per uccidere un ospite nella sua stanza il simbolo pistola, per inviare un proprio complice (una carta in mano) a costruire un annesso (mettendola dunque dal lato vivo nella propria area di gioco) servirà il simbolo della cazzuola… è una cazzuola vero?

Vi dico già che il gioco è piuttosto strettino. Uccidere un ospite significa porlo nella propria area di gioco lato bara e per seppellirlo serve una seconda azione. Lasciare il corpo all’aria aperta significa 2 cose:

  1. Non incassare denaro
  2. Rischiare di essere beccati dalla polizia

Il codice d’onore

Fa sempre un po’ ridere ma è così. Anche i cattivi hanno un cuore. Il nostro non è solo quello che fermeremo ai nostri ospiti ma consiste nel non incassare i soldi rubati alla vittima fino alla sepoltura. Ah già, ma dove li seppelliamo? Ma è ovvio, negli annessi che abbiamo mandato a realizzare. Ogni carta posizionata lato “vivo” farà da luogo di sepoltura. Qui il rank ci indicherà quanti cadaveri, massimo, potremo seppellire. E se non abbiamo più spazio e un paio di poliziotti sono pronti a fare un controllo e non abbiamo abbastanza azioni/carte per uccidere anche loro? Molto semplicemente andremo a chiedere aiuto ai nostri avversari che ci cederanno uno spazietto nei loro annessi in cambio di metà del bottino. Bellissimo. Gli annessi non daranno solo riposo eterno alle vittime ma dei benefit immediati, permanenti o di fine partita.

N.B. Il player-aid è il vostro primo annesso. Il fienile sarà luogo per una delle vostre vittime.

Una volta che tutti hanno svolto 2 azioni gli ospiti rimasti nelle loro stanze, ignari della mattanza, pagheranno una moneta al possessore della stanza. Dopodiché, se ci sono poliziotti ancora vivi (già già, potete corrompere e uccidere proprio tutti), partirà l’ispezione. Se uno o più giocatori hanno cadaveri non seppelliti questi dovranno pagare 10 Franchi (contanti o assegni… questi li vedremo a breve) per liberarsi del corpo con l’aiuto del becchino del paese. Risultato? Soldi persi e cadavere svanito per sempre. No buono.

Fatto questo dovremo pagare il silenzio dei nostri complici, quindi una moneta per ogni carta rimasta nella nostra mano.

Corrompi, uccidi, ricicla

Non mi sono dimenticato della quinta azione eh? Diamo uno sguardo al tabellone. Il tracciato indica i soldi i nostro possesso e questo non potrà mai superare soglia 40. Ciò significa che ogni ulteriore guadagno andrà perso e noi non vogliamo ciò accada vero? Ecco che quindi possiamo riciclare 10 franchi o multipli in assegni di pari valore (di 10 in 10). Possiamo anche semplicemente passare il turno ma non avere tasche troppo piene è cosa buona e giusta.

Grazie per averci scelto e… alla prossima! 

Dopo che il mazzo di pesca è finito per la seconda volta il gioco finisce. Ogni giocatore calcola il valore dagli assegni al quale somma i soldi rimasti sul tracciato e eventuali PV di fine partita donati dagli annessi di valore 3 che avremo costruito. Avete cadaveri ancora all’aria aperta? Orsú dunque, ci pensa il becchino. 10 franchi e vi risolve il problema. Chi ha più soldi vince!

Aaaaah come ho dormito bene…

The bloody Inn è splendidamente ambientato. Probabilmente l’ambientazione, seguito da un gameplay semplice e un artwork suggestivo sono i suoi punti forte. Weberson Santiago (Pot de Vin) ha realizzato disegni bellissimi e una discreta varietà nei personaggi, anche se probabilmente avrei creato 70 volti differenti… ma forse era troppo…

Due azioni per turno, la possibilità di fare la stessa anche due volte e un gioco che scorre via liscio in 40/60 min. A parer mio il punto debole è la scalabilità. In due il gioco diventa un pochino prevedibile mentre in quattro al tavolo, complice l’aumentare degli ospiti, si vedranno girare molte carte e ogni scelta sarà oculata. L’interazione è data fondamentalmente dal rubarsi ospiti uccidendoli o corrompendoli. È possibile che abbiate necessità di seppellire in casa altrui ma cercherete di evitarlo (soprattutto in 2). Riuscire ad avere carte con specialità idonee a ciò che vogliamo fare è fondamentale. Se è vero che i paesani possono essere sempre ripresi dal bistrot (con l’azione corrompere) è vero che questo ci farà sprecare un’azione per carte non duttili e di poco valore (anche ucciderli non vale la candela… tze!). La versione in solitario non mi è piaciuta onestamente. Non è poi così sfidante e si perde quello che è tutta la parte divertente del rubarsi clienti o seppellire cadaveri in casa altrui. In commercio esiste Carnies, un’espansione che aggiunge diversi moduli ma che, seppur in mio possesso, non ho ancora utilizzato visto che il gioco anche così è divertente assai. 

Piccola nota di folklore: il gioco si ispira ai fatti realmente accaduti in quello che è stato soprannominato Auberge SanglanteAuberge Sanglante, che poi è il titolo della versione francese del gioco. 

Un occhio al conto in banca, uno al riciclo e si va a seccare viandanti come nei migliori film horror. Se siete alla ricerca di un filler da fine serata questo è consigliatissimo. Purtroppo non esiste la versione italiana ma il testo nelle carte è poco e coadiuvato da ottime icone.

Inoltre da BGG è possibile scaricare le carte tradotte dal caro Gianpaolo che ringraziamo.

Ecco a voi i link del Base ed Espansione.

Io vi aspetto tutti alla Locanda che inaugurerò prossimamente a Roma. Siete tutti invitati eh? Offro io…

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