Riflessione: I Viaggi di Marco Polo e La Nostalgia

Ieri, dopo anni, sono riuscito ad intavolare nuovamente uno dei miei giochi preferiti, secondo solo a Terra Mystica, ovvero:” I Viaggi di Marco Polo”.

Lo riprendo dopo tanto tempo (forse troppo tempo), facciamo una partita in tre ed arrivo ultimo… ma la cosa interessante è che mi sono galvanizzato da morire anche nel fare un punteggio piuttosto misero.

Mentre rimettevo a posto la componentistica, mi chiedevo: “Ma possibile che non fanno più giochi del genere ultimamente?” mi spiego meglio…
Mi mancano questi capolavori in cui ogni partita è una riscoperta del gioco stesso, dove già le scelte del setup ti cambiano la prospettiva di come bisogna affrontare l’intero arco di gioco. In Terra Mystica ci sono le razze, qui ci sono i personaggi che cambiano continuamente le strategie e forniscono una variabilità allucinante. Anche solo a giocare ogni personaggio (escludendo la mini espansione dei nuovi personaggi) mi serviranno parecchie partite; senza contare quante me ne serviranno per approfondirli tutti. Anche la variabilità del setup non scherza, tra carte obiettivo\carte azione da inserire nelle città grandi… ogni partita è sempre una nuova sfida e richiede una buona dose di adattabilità.

I giochi che escono ultimamente, li trovo si belli… ma parecchio (fatemi passare il termine): “avari”. Nel giro di qualche partita si è già visto l’intero gioco e viene fornito poco materiale extra per dare longevità. Mi sembrano giochi studiati per il breve termine, fatti per avere una maggiore accessibilità a discapito della dedizione verso il titolo stesso. Questa non vuole essere una critica, ho preso parecchi giochi usciti quest’anno… ma in meno di 5 partite non mi davano più lo stimolo di continuarli. Sinceramente concordo con chi dice che il primo parametro per valutare un gioco da tavolo e la voglia di rigiocarlo (certo, ci sono le eccezioni, tipo i game escape room e simili).

Spero di ritrovare le stesse sensazioni di Terra Mystica\I Viaggi di Marco Polo, in giochi usciti ultimamente.