Fuocaria’s Stories: 5 – Kingdomino, il sempreverde del piazzamento tessere
Prologo – Introduzione
Kingdomino coinvolge da 1 a 4 giocatori per circa 30-45 minuti grazie alla fantasia del Designer Johan Benvenuto e dell’Illustratore Maëva da Silva, dal 2024; lo stile del mondo in cui si entra giocando è semplice, lineare e colorato, e unisce la meccanica del piazzamento tessere e creazione di modelli all’open draft.
Esposizione – Materiali e grafica
Questo gioco è contenuto in una scatola di medie dimensioni, quadrata, che è leggermente troppo permissiva per il suo contenuto: alcune componenti balleranno un pochino all’interno di essa!
A farla da padrone sono le meravigliose 48 tessere domino: lucide, coloratissime e di un robusto e spesso cartone, danno una sensazione molto piacevole mentre vengono maneggiate, e possono essere riposte in ordine senza scombinarsi nella scatola! Le illustrazioni sono semplici, lineari, senza fronzoli ma dettagliate e curate: una gioia per gli occhi, molto accattivanti e godibili durante la partita.
La stessa cosa vale per le 4 tessere castello di partenza, che sono ornate da fiorellini del colore del giocatore: verde, blu, rosa, giallo.
I castelli di cartone (da assemblare) sono semplici, ma graziosi, e rimangono composti quando riposti nella scatola, senza disassemblarsi; anch’essi hanno le tegole dello stesso colore del colore dei giocatore corrispondente. Nota: sono solo carini e teoricamente servono per contenere il proprio segnalino… Ma di fatto ciò non ha alcun valore in termini di gameplay, ergo sono un po’ inutili.
Infine, i segnalini (rappresentanti un Re, come suggerisce il nome del gioco), sono di legno, dipinti dei quattro colori già nominati, due per ogni colore. Di fatto, saranno utilizzati entrambi solamente in 2 giocatori, altrimenti ne userai sempre uno a testa.
Materiali e grafica: semplice, ma efficace e accattivante. Forse alcune parti un po’ ridondanti (il castello, nonché segnalini doppi di ogni colore anche se ne si useranno al massimo 4 di 8), ma con deliziosi dettagli che aggiungono un tocco vivace allo stile lineare del gioco, degno di un astratto. Voto: 8/10.
Azione crescente – Setup
Prendi la tessera castello di partenza contrassegnata dal tuo colore e ci costruisci sopra il tuo castello.
Mescoli e impili tutte le tessere terreno a disposizione, e ne riveli otto.
Poi inizi a guardarti attorno: dei terreni già a portata d’occhio ti permettono di pianificare quale punterai ad accaparrarti per primo, nonché a delineare una strategia, immaginando quale sarà anche il tuo secondo obiettivo.
Sai che più ghiotta sarà la tua prima scelta, meno varietà avrai a disposizione successivamente, poiché sceglierai dopo coloro che hanno optato per scelte più umili, ma non ti importa, perché la tua tattica saprà suggerirti comunque cosa fare.
Setup: snello, pressoché istantaneo, ottimo rapporto con la durata del gioco. Anche i castelli una volta costruiti rimangono compatti. Voto: 10/10
Climax – Gameplay
Con il colpo d’occhio di un esperto esploratore e con la determinazione di uno stoico conquistatore, stai espandendolo, delineandone confini e caratteristiche, il tuo Regno.
Boschi, campi, laghi, terreni aridi, pascoli, miniere si stagliano di fronte a te, e continuano a susseguirsi decisione dopo decisione. Sei un Re, e come tale a volte devi compiere scelte difficili, sacrificarti con la scelta di un terreno meno florido per poi però fiondarti su quello da tempo agognato la scelta dopo.
Tieni d’occhio il valore dei vari terreni, e non solo la loro tipologia: infatti, oltre a cercare di formare aree sempre più grandi dello stesso tipo di terreno, devi anche considerare quanto valgono quei terreni, ovvero il loro valore in corone.
Il tuoi nemici sono i Re dei Regni vicini, che ti sottraggono i terreni ai quali stavi puntando, ma non importa: terreno dopo terreno, scelta dopo scelta, con i sensi sempre all’erta e il tuo ragionamento spinto al massimo della sua potenza continui ad applicare la tattica migliore sulla base delle scelte a disposizione vedi il tuo Regno sbocciare.
Sai inoltre che oltre ai tuoi avversari nella lotta al Regno migliore hai un’altra nemesi: lo spazio a disposizione.
Ci sono momenti in cui vacilli alla difficoltà di incastrare i terreni che riesci a fare tuoi, e ciò influenza le tue scelte… Ma nulla che il tuo ingegno non possa sovrastare!
Gameplay: fluido, poche regole di facile apprensione. Curva di apprendimento piatta, intavolabile da chiunque con pochi minuti di spiegazione, non risente dell’esperienza accumulata da giocatori esperti. C’è sicuramente spazio alla paralisi da analisi, ma ala fine le scelte a disposizione sono sempre 4 o meno, quindi questo aspetto è limitato. L’alea ha un certo peso: la rivelazione delle tessere è casuale, e dunque essere i primi a scegliere nel momento in cui viene rivelata una tessera molto appetitosa potrebbe essere determinante; di contro, si sceglierà dopo il turno successivo, dunque tale componente a mio avviso è ben bilanciata. Voto: 9/10
Azione decrescente – Longevità
In questa realtà dai brillanti colori l’unica cosa che conta è avere il ragionamento che meglio riesca ad adattarsi alle scelte a disposizione in quel momento, condito da un pizzico di attenzione da mantenere sempre su quello che succede nel tuo Regno, onde evitare di varcarne i confini o selezionare (o essere obbligati a farlo) un terreno non piazzabile nel tuo Regno.
Longevità: estesa, rigiocabilità pressoché infinita dovuta al fatto che 48 tessere saranno sempre rimescolate in modo differente, e per quanto la strategia del puntare ai terreni più ghiotti (miniere, terreni aridi) possa fare gola, non sarà sempre applicabile. Certo, ad un certo punto sarà sempre lo stesso gioco… Ma sempre piacevole e dalla durata rapida, tant’è che una partita tirerà l’altra! Voto: 9/10
Risoluzione – Scalabilità
I tempi di gioco, come è naturale, tenderanno ad aumentare con l’aumentare del numero di giocatori, ma mai esponenzialmente o comunque in maniera eccessiva. Anche in 4, non si andrà oltre i 25-35 minuti per partita.
Personalmente, nonostante esista una versione stand alone per due giocatori (Kingdomino – Duel), per me la configurazione migliore di questo gioco è proprio nel 1vs1, dove si costruirà un quadrato più grande (7×7 anziché 5×5) usando entrambe le proprie pedine Re.
Resta comunque intavolabile e piacevole in tutte le configurazioni.
Scalabilità: ottima. Voto: 10/10
Scioglimento – A chi lo consiglio, e a chi lo sconsiglio
Se sei amante del piazzamento tessere, dell’astrazione e della logica, se ami i giochi dal rapido setup e dalle regole che si spiegano in pochi minuti, se non ricerchi un’immersività profonda, se cerchi un gioco intavolabile sia ad inizio che a fine serata, leggero ma allo stesso tempo discretamente sfidante o un introduttivo giocabile con chiunque (anche la nonna): te lo consiglio.
Se non ti piacciono gli astratti con poca immedesimazione e tanta logica, giochi poco tematizzati e molto basici in termini di design e dal gameplay senza fronzoli, o ancora non ami la componente aleatoria, anche se poco rappresentata: te lo sconsiglio.
Temi – Ambientazione ed immersività
La tematizzazione è pressoché tutta nelle mani dei dettagli decorativi sulle tessere terreno, nonché in quelle dei colori sgargianti e delle pedine Re.
Non c’è molto da osservare e ammirare durante il turno degli altri giocatori, però il gameplay è fluido, non lasciandone quasi il tempo.
E’ un astratto ben pensato e da colori e materiali suggestivi, certo… Ma rimane pur sempre un astratto.
Tema: poco sviluppato, ma in linea con il concetto fulcro del gioco: costruire un regno. Voto: 6/10
Immersività: di fatto inesistente, ma meritano menzione d’onore i dettagli delle illustrazioni delle tessere. Voto: 5/10
Epilogo – Conclusioni Finali
Kingdomino è un gioco sempreverde: intavolabile con tutti, a qualsiasi ora e in qualsiasi configurazione di giocatori.
Un introduttivo al piazzamento tessere, ma al tempo stesso in grado di regalare sempre una buona dose di messa alla prova.
Provato ad una fiera, amato alla prima partita e recuperato sul mercato dell’usato in tempo di record: irresistibile, non credo uscirà mai dalla nostra collezione!
Voto totale del Fuoco: 57/70
Quarta di copertina – Il commento dell’Aria
Kingdomino si distingue per la sua immediatezza, offrendo un’esperienza di gioco accessibile ma con una buona dose di strategia. Il design colorato e le regole intuitive lo rendono adatto a giocatori di ogni età, mentre il sistema di selezione delle tessere aggiunge un interessante livello di pianificazione. Tuttavia, la rigiocabilità potrebbe risentire di una certa ripetitività nel lungo periodo.
Voto dell’Aria: 25/30
Totale della valutazione di Fuocaria: 82/100