Jungo, un feeling già sentito!

Jungo è il classico gioco di carte che si può far giocare a tutti. Cugino del famoso Trio, reggerà il confronto?

✎: Toshiki Arao e Laura Michaud
🔩: Ghenos Game
👌: 10+
⏳: 15‘
🐾: 3-5
💬 Indipendente dalla lingua
👁️‍: ok per daltonici

Come si presenta

In una scatola piccolina, retata e molto resistente, troviamo un regolamento molto lineare e chiaro ed un mazzo di carte retate anch’esse. Grafica delle carte molto simpatica! Un gioco perfetto per stare addirittura in una tasca…comoda!

Il gioco nel dettaglio

Il gioco è molto veloce e semplicissimo: si distribuiscono un numero di carte a seconda del numero di giocatori, le carte tenute in mano non potremo mai spostarle di posizione.

Dovremo riuscire a sbarazzarci di tutte le nostre carte per primi e così vincere la partita, ma il meccanismo del gioco ci renderà complicato farlo!

Possiamo liberarci delle carte solo giocando una combinazione di carte adiacenti dello stesso valore. La combinazione di carte che andremo a giocare dovrà esser più forte di quella che sta in tavola; per farlo deve avere: o lo stesso numero di carte ma di valore più alto oppure un numero maggiore di carte di qualsiasi valore (per esempio ci sono in tavola 3 carte di valore 2, si supera con 4 carte da 1 o da 2; oppure con 3 carte di valore da 3 ad 8).

Se non possiamo giocare carte potremo pescare la prima carta dal mazzo e se ci permette di giocare una combinazione diremo Jungo e la caleremo insieme alle carte associabili, (sempre e solo adiacenti nella nostra mano) altrimenti potremo inserire la carta pescata nella mano (in qualsiasi punto vogliamo) o ancora scartarla semplicemente.

Se giocheremo una combinazione più forte di quella sul tavolo, potremo decidere di prendere le carte della combinazione sul tavolo e scartarle, oppure metterle nella nostra mano in qualsiasi posizione si voglia anche non adiacenti, per poter liberarci nei prossimi turni, di carte altrimenti difficili da giocare.

Considerazioni

Alla prima partita fatta, ho notato che i ragazzi hanno semplicemente sempre eliminato le carte puntando a liberarsi la mano, rimanendo però, alla fine della partita, con tante carte difficili da scartare. Alle partite successive hanno iniziato a comprendere meglio il gioco ed hanno iniziato a prendere in mano le carte sul tavolo capendo che avere 5 carte da 1 ci permette di competere anche contro 4 carte da 8!

Jungo è talmente tranquillo che anche se stanchi o con mille pensieri in testa siamo riusciti a giocarlo e ritagliarci 10 minuti di divertimento e spensieratezza.

Antonio e Tommaso lo hanno apprezzato moltissimo e li ho trovati spesso a giocarci con qualcuno. Unico punto limitante è il numero minimo di 3 giocatori che però è assolutamente necessario, sicuramente a pieno numero diventa molto più concitato.

Abbiamo portato Jungo ad un pomeriggio di giochi organizzato al circolo che frequentiamo, e lì lo hanno giocato praticamente tutti, grandi e piccoli, giocatori e non giocatori e tutti hanno chiesto di fare partite a ripetizione.

In questa ottica direi che è il gioco giusto da proporre a chi ama giocare ad Uno, perché restituisce un feeling molto simile, ma non rischia di diventare estremamente lungo, cosa che con Uno mi è successa sempre!

Tommy lo ha portato con sé durante il viaggio per le gare di matematica riuscendo a farci giocare anche le sue super maestre!

Pro:
☝materiali curati e grafica piacevole
☝per tutti
☝divertente, leggero e veloce

Contro:
👇da 3 giocatori in su
👇non originale nelle meccaniche


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