La Compagnia dell’Anello: Trick-Taking Game – Tutti per Frodo!
La Compagnia dell’Anello: Trick-Taking Game è un gioco di carte la cui ambientazione ripercorre il primo volume della trilogia di John Ronald Reuel Tolkien Il Signore degli Anelli.
Info tecniche
✎: Bryan Bornmueller
🎨: Elaine Ryan – @elaineryanartist – Samuel R. Shimota
👌: Età: 10+
🐾: 1-4
⏳: ‘20
🔩: Asmodee Italia @asmodeeitalia
📔: Misura carte: 63×89
Il gioco, sviluppato dall’esordiente Bryan Bornmueller, reinterpreta la tradizionale meccanica del trick-taking (presa di carte) in modalità cooperativa, supporta da 1 a 4 giocatori e si struttura in una serie di capitoli in cui ogni volta cambiano le condizioni di sfida e vittoria finale e i giocatori assumono il ruolo di vari personaggi del romanzo La Compagnia dell’Anello (chi ha visto solo i film ne troverà diversi “inediti”).

Un mazzo per domarli!
Il mazzo di carte usato per l’intera avventura (con variazioni più o meno significative nel corso di alcuni capitoli) consta di carte dall’1 all’8 nei semi di “Collina”, “Montagna”, “Ombra” e “Foresta”. In più sono presenti 5 carte del seme di “Anelli”.
Si distribuiscono 9 carte a ciascun giocatore. All’inizio di ciascun capitolo, un’apposita carta informativa mostra i personaggi in gioco; con l’asterisco sono indicati quelli obbligatori, tra cui è quasi sempre presente Frodo. Il giocatore che lo interpreta è quello che riceve la carta del seme Anelli di valore 1. A seconda delle carte ricevute, ma senza esplicitarle ai compagni di avventura, gli altri compagni scelgono un personaggio tra i rimanenti.
Ogni giocatore, come riportato nella carta del personaggio scelto, avrà un obiettivo diverso da portare a termine nel corso delle 9 prese previste dal capitolo.

Qualcuno non dovrà fare più di una o due prese; altri dovranno farne più di tre; altri ancora dovranno ottenere una specifica carta in una specifica presa; altri dovranno giocare con penalità o benefici…
Insomma, ciascuna presa rappresenterà una sfida da affrontare in gruppo, attentamente calcolata in base agli obiettivi comuni e al costante rischio di fallimento dello scenario.
La storia della Compagnia
Ciascuno dei 18 capitoli, riprendendo alcuni dei più memorabili passi del romanzo originale, dalla festa compleanno di Bilbo Baggins fino al malinconico scioglimento della Compagnia, passando per le peripezie alla Locanda del Puledro Impennato e le meraviglie di Lothlòrien, introduce meccaniche, personaggi, doni, ostacoli e variabili in grado di offrire un’esperienza sensazionale.
All’inizio di ogni round alcuni personaggi possono scambiare una carta con altri giocatori: si tratta di una fase cruciale ai fini dello svolgimento del round, in quanto permetterà di liberarsi di carte “scomode”.

A parte questo momento interattivo, è vietato esplicare il valore delle nostre carte e il meccanismo del trick-taking è qui presente in forma piuttosto classica con qualche interessante variante: come al solito – se si può – si risponde sempre al seme giocato dal primo giocatore e non sono presenti “briscole”, ad eccezione dell’1 di Anelli; Frodo, che lo possiede sempre (o meglio, è l’1 che possiede lui!), quando lo gioca, può scegliere di usarlo per vincere la presa, oppure rinunciare a tale potere.

Gli altri valori del seme “Anelli” possono essere giocati solo se non è possibile rispondere al seme di partenza e non hanno poteri di “briscola”. Quando si è costretti a giocare per la prima volta una carta anelli, occorre girare dal lato colorato il bellissimo token “anello”.

Un viaggio inaspettato
Uno degli aspetti più riusciti del gioco è la tensione costante tra cooperazione e controllo: le decisioni non sono mai banali, e spesso una singola presa azzeccata può determinare, a cascata, l’esito della missione, ossia il suo successo o il fallimento! In più, ogni scenario introduce nuove regole e condizioni, mantenendo altissima l’attenzione al tavolo e la rigiocabilità.
A tale proposito, al termine della campagna, sarà possibile, oltre che rigiocarla da capo con maggior consapevolezza e ancor più divertimento, continuare a giocare utilizzando solo un determinato numero di carte, selezionate da riquadri posti in basso. In questa modalità “senza fine” andranno ogni volta completati gli obiettivi dei personaggi scelti.
Inutile, invece, soffermarsi sulla durata: ciascuna sessione di gioco dipenderà dalla vostra volontà e bravura. I primi capitoli hanno durata di 10-15 minuti ciascuno. Ma, avanzando nell’avventura, ogni scenario potrebbe vedervi impegnati più a lungo, soprattutto in caso di fallimento. A voi la scelta, anche se vi consigliamo di godervi il gioco con calma e rilassatezza.
Un mondo meraviglioso
Tascabile e curatissimo, la produzione del gioco è clamorosa. Lo stile grafico curato dalla talentuosa Elaine Ryan (www.elaineryanart.com), ricorda le miniature religiose e i mosaici medievali, rendendo l’impatto complessivo meraviglioso, pur discostandosi dal Signore degli Anelli Jacksoniano.

L’immagine in copertina è in rilievo, le carte telate sembrano dei piccoli quadri e ogni volta la scoperta di un nuovo personaggio e di una nuova ambientazione vi lascerà a bocca aperta.
Il regolamento è ben strutturato, anche se può richiedere più letture per assimilare le varie eccezioni di ogni singolo scenario, soprattutto in quelli avanzati.

La scatola è divisa in tre scompartimenti: nel primo troviamo il mazzo di carte “generico” e tutto ciò che serve per iniziare il primo capitolo, configurazioni e aiuti al giocatore compresi. Nel secondo si trovano le carte per i capitoli dal 2 all’11°. Nel terzo, tutto ciò che serve per giungere al 18° e ultimo capitolo dell’avventura.
La Compagnia dell’anello: Trick-Taking Game si rivolge a due tipi di pubblico: agli amanti dei giochi di carte classici, desiderosi di una variazione moderna e più narrativa, e ai fan de Il Signore degli Anelli alla ricerca di un titolo tematico ma non troppo impegnativo. La curva di apprendimento è relativamente dolce, ma padroneggiare il gioco richiede affiatamento e capacità di lettura delle intenzioni dei compagni di avventura. Il gioco deve molto a The Crew, capolavoro dei trick-taking game collaborativi, anche se l’assenza dei segnalini comunicativi, rende l’esperienza di gioco piuttosto diversa.
A tale proposito, preme dire che La Compagnia dell’anello: Trick-Taking Game dà il meglio di sé in 3 o 4, configurazioni in cui la dinamica delle prese è più imprevedibile e la cooperazione più articolata. In due giocatori ci si diverte, ma occorre gestire un terzo compagno il cui mazzo è composto secondo uno schema a piramide, con alcune carte visibili e altre coperte.

La Compagnia dell’anello: Trick-Taking Game è un titolo divertentissimo e splendido da vedere, che unisce l’eleganza del gioco di prese, alla profondità della narrazione tolkieniana.
Quasi sorprendentemente, pur nella semplicità della meccanica della “briscola”, riesce a trasmettere il senso di viaggio e pericolo della Compagnia, coinvolgendo i giocatori in una sfida cooperativa che premia la pianificazione, il ragionamento, la sinergia tra compagni d’avventura.
Un’avventura indimenticabile che raccomandiamo a tutte le tipologie di giocatori, anche ai più giovani, e che speriamo prosegua presto in un secondo volume.
☝ Meccaniche note in un contesto sorprendente
☝ Ottima curva di apprendimento
☝ Disegni e grafiche fuori parametro
☝ Scatola compatta e ben organizzata
Contro:
👇 Si sente l’eredità dei classici del genere
👇 Dopo averlo giocato, va rimesso in perfetto ordine!