Esploratori del mare del Nord: il capitolo finale!

Dopo aver costruito Drakkar, razziato villaggi, monasteri, porti e avamposti, eccoci giunti finalmente a quello che è il terzo capitolo della saga dei mari del Nord: Explorer of the North Sea.
Siamo di fronte a quello che è probabilmente il più particolare di tutti e 3 gli episodi. Un piazzamento tessere stile Carcassonne da 2 a 4 giocatori dove i nostri vichinghi dovranno, a bordo delle loro imbarcazioni, andare a spasso per mari e isole cercando di racimolare più punti vittoria possibili raccogliendo bestiame, attaccando insediamenti, costruendo avamposti, scontrandosi con navi nemiche e dunque, come sempre, morendo gloriosamente in battaglia.



Set Up

Anche qui abbiamo un set up rapidissimo. Si piazza la tessera di partenza e si posizionano sopra i nostri vichinghi e la nostra imbarcazione. Su di questa metteremo due dei nostri valorosi guerrieri pronti ad andare all’avanscoperta. Dopo aver creato una riserva generale di bestiame, avamposti, barche nemiche e insediamenti andremo a mescolare le tessere che formeranno il nostro piano di gioco e ne distribuiremo 3 a testa.
Infine distribuiremo due schede capitano ad ogni giocatore e questi ne dovranno scegliere una riponendo l’altra nella scatola.
Su questa troveremo un pratico riassunto delle azioni disponibili e come calcolare i nostri PV a fine partita. La useremo anche per posizionare tutto ciò che troveremo e acquisiremo in giro per la mappa.

Randa la cazza!

Explorer of the North Sea si sviluppa su un numero di turni pari alle tessere del gioco. Ad ogni turno i giocatori dovranno per prima cosa piazzare a terra una delle tre tessere in loro possesso, facendo attenzione che gli elementi coincidano. Dovranno poi piazzare l’elemento rappresentato sulla tessera che, da questo momento in poi, sarà disponibile per i giocatori al tavolo. Successivamente dovranno svolgere le loro azioni e infine pescare una nuova tessera per riportare la mano a tre
Come dicevamo prima gli elementi sono diversi e ognuno di questi concorrerà per dei differenti set collection. Di questo si tratta dopotutto. Explorer è un gioco che spinge molto su questa meccanica, dove tutto sul tavolo porta punti vittorie e la gestione di cosa e quando fare un’azione piuttosto che un’altra diventa fondamentale, soprattutto perché la mappa è in continuo sviluppo e sarà difficile ostacolare gli avversari che in qualche modo proveranno a fare il loro gioco dalla loro parte del tabellone.
Questo forse è uno dei piccoli nei del gioco, la sua scalabilità.
Andiamo con ordine. 
Nel proprio turno, ogni giocatore, potrà effettuare 4 azioni a scelta tra 6 possibili disponibili:

  • Caricare la nave
  • Scaricare la nave + consegnare il bestiame
  • Spostare la nave + Distruggere una nave nemica
  • Spostare i vichinghi + Saccheggiare un insediamento
  • Trasportare il bestiame
  • Costruire un avamposto (costa 2 azioni)

Sarà possibile eseguire la stessa azione più volte e soprattutto in qualsiasi ordine.
Quel + che trovate vicino ad alcune azioni è parte delle stesse. Non ha un costo aggiuntivo. Quando per esempio entrerete con la vostra imbarcazione su una tessera contenente una barca avversaria questa sarà automaticamente vinta dal giocatore.

Il gioco è molto semplice ma le possibilità d’incastro delle azioni sono molte. Inoltre alcune di queste hanno dei prerequisiti. Per esempio, per poter passare su una tessera con una nave nemica, ci sarà bisogno che la vostra imbarcazione sia presidiata da almeno due vichinghi.
Stessa cosa, qualora voleste spostare la nave ovviamente questa dovrà avere su di sé almeno un vostro meeple.
Molto importante inoltre è la presenza a terra dei vostri guerrieri. Infatti per azioni saccheggio ci sarà bisogno di tanti vichinghi quanti sono quelli indicati negli appositi token. Se vorrete invece prendere del bestiame oppure scaricarlo a terra dovrete accompagnarlo sempre con un vichinghetto piccino picciò! Il pollo d’altronde, da solo, col cavolo che ci sale sulla vostra bagnarola!

Insomma, in questo gioco tutto è ben tematizzato e calzante con la realtà delle cose. Le bestie non salgono o scendono da sole dalle barche, queste non si muovono da sole, gli insediamenti non si insediano senza insedianti e le isole…
Ah già! Le isole. Sì, perché a forza di metter tessere raffiguranti mare e terra, terra e mare, andrete a ricreare dei bellissimi isolotti più o meno grandi dove poter costruire i vostri avamposti. Per farlo però avremo bisogno di due requisiti.
Gli avamposti possono essere posizionati solo nel punto d’incrocio di tre tessere e inoltre devono essere messi a terra, su di queste, almeno due vichinghi. 
Successivamente nessun altro potrà creare avamposti in uno qualsiasi degli angoli delle tre tessere su cui è stato costruito il vostro. Inizialmente questa regoletta è un po’ ostica, bisognerà fare l’occhio sul piano di gioco.
Inoltre, a fine partita, chi avrà il controllo delle isole guadagnerà preziosi punti.
Il controllo è dato dalla presenza di vichinghi (1 PC) e avamposti (2PC) sulle isole. Chi ha più PC è il boss e guadagnerà 1 PV per ogni tessera da cui è formata l’isola.



Cu-curu-cuccuuuuuuuuu Valhallaaaaaaaaa!

Come già detto, nel mare del Nord i Vichinghi cadono come mosche ma quasi sempre in gloria. Anche qui infatti, combattere navi nemiche, ci farà perdere lavoratori. Ecco, il problema è che se se ne perdono troppi non se ne hanno abbastanza per poter fare tutto. Il sistema di compensazione che regala PV per ogni vichingo gloriosamente dipartito è ben bilanciato ma state attenti a non perderne troppi sin da subito. 
In Explorer sarà importante scegliere le giuste rotte, riuscire a rubare il rubabile agli avversari e spingere come dei vichinghi assassini sul collezionare! La nostra tessera capitano ci da un indicazione su come poter fare ulteriori PV a fine partita e sicuramente dovremo darci un occhio.

Insalatona di punti!

Proprio come per Raiders, anche in quest’ultimo capitolo Shem Phillips ha deciso di focalizzarsi sui set collection:

  • Bestiame consegnato 
  • Avamposti costruiti
  • Navi nemiche distrutte
  • Insediamenti saccheggiati
  • Morti dei vichinghi
  • Isole controllate
  • Carte capitano

Non vi basta? Sarà assolutamente possibile, credetemi. Nel 2018 esce infatti Rock of Ruin, espansione fondamentale per portare ciccia al tavolo.
Explorer infatti è un gioco che, come il base di Raiders, sembra necessitare proprio di questa aggiunta. 
Nella scatola troviamo innanzitutto le plance giocatori e la possibilità di giocare in 5. Troviamo poi tante altre cosine interessanti che rendono il gioco più vario e regalano nuove possibilità di fare punti. Potremo infatti raccogliere relitti in giro per il mare e da questi trarre possibilità di avere legno utile alla costruzione di 3 nuove costruzioni, oro per PV secchi, provviste che forniscono ai giocatori due azioni aggiuntive immediate e armi. Quest’ultime abbasseranno di uno il numero dei vichinghi utili per gli assedi.

Dicevamo dei tre nuovi edifici:

  • Il mulino: ci fornirà un luogo in cui poter consegnare bestiame. Non dovremo più tornare alla base (tessera iniziale) ma se piazzato in modo strategicamente corretto ci farà guadagnare tempo e risparmiare azioni.
  • La falegnameria: permette ai giocatori di costruire i futuri avamposti con un requisito di 1 singolo vichingo a terra (invece dei precedenti due)
  • La caserma: permette ai giocatori di trasportare un vichingo aggiuntivo via terra quando svolgono l’azione di Spostare i vichinghi. Questo significa che si potrà spostare 3 vichinghi o 2 vichinghi e 1 bestiame (invece dei precedenti 2 o 1/1)

A fine partita questi 3 nuovi edifici donano PC per il controllo delle isole come spiegato nel regolamento.

Altra trovata bellina è la pesca a fine turno di una tessera scoperta. Nel gioco base, dopo aver effettuato le quattro azioni ogni giocatore pescava la sua tessera dalla pila centrale. Ora sarà possibile scegliere tra tre tessera a faccia in su e la solita prima tessera della pila. Questo sicuramente permette una certa programmazione delle azioni e una minor influenza della fortuna.

Ultima novità sono le fortezze, ovvero luoghi che contribuiscono a portare numerosi PV al giocatore ma che hanno un elevato costo sia in trasporto di vichinghi che in probabili vittime. Anche qui state attenti quindi.

Si torna a casa miei prodi vichighi… o almeno quelli vivi!

Eccoci giunti quindi all’ultimo episodio dedicato a questa trilogia.
Personalmente ho apprezzato moltissimo questi tre giochi. Non mi aspettavo dei filler data la complessità più elevata della saga successiva. In realtà è stato quello che ho apprezzato più di tutto. Sono tre giochi diversi tra loro che possono essere intavolati velocemente e che fanno comunque venire voglia di essere rigiocati nel breve. Ambientazione, disegni, componenti e regolamento sono tre fattori che determinano la mia soddisfazione. Quando un gioco ha tante belle combinazioni positivi è un piacere averlo in casa. Gli unici problemi sono legati alla scalabilità. Anche Explorer infatti sembra soffrire un pochino nelle partite a due giocatori mentre in quattro è eccezionale. Ci si rubano polli, avamposti, ci si vota al martirio pur di anticipare l’avversario e la presenza di quattro barche prevede una maggior interazione sulla mappa che viene a crearsi. In due ognuno coltiva il suo orticello e le possibilità di contatto sono rare. Lo gioco volentieri anche così, sia chiaro. Però dopo  averlo giocato con più persone al tavolo ho notato questa differenza.
Explorer of the North Sea riesce nell’intento di essere un gioco fresco, dinamico, divertente e tutto sommato dall’esito incerto. Alcune informazioni infatti vengono nascoste e non è semplice calcolare in testa quanto ha il nostro avversario.

Non è un addio…

Siamo arrivati alla fine. Io vi ringrazio per aver letto sin qui, spero che queste tre recensioni abbiano fatto un po’ di luce su un trilogia che vive un pochino di luce riflessa e che probabilmente, in Italia, è stata un pochino snobbata dagli editori. Chissà che un giorno anche gli altri due capitoli, oltre Raiders, e le espansioni possano trovare casa su suolo italico.
Nel frattempo, godiamoci l’arrivo di Viandanti, primo capitolo della nuova saga.

A presto!


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