Peak Oil Profiteer – La nequitosa strada dell’oro nero

Il petrolio (dal termine tardo latino petroleum, composto da petra “roccia”, e oleum “olio”, cioè “olio di roccia”[1]) è una miscela liquida di vari idrocarburi, in prevalenza alcani, che si trova in giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre, ed è una fonte primaria energetica della modernità.

Chiamato anche oro nero,[2] è un liquido viscosoinfiammabile, di colore che può variare dal nero, che è il più frequente, al verde scuro. È detto greggio,[3] oppure grezzo,[4] il petrolio che viene estratto dai giacimenti, prima di subire qualsiasi trattamento per trasformarlo in prodotto lavorato.

La parola greca νάφθας, náphthas, o νάφθα, náphtha, fu utilizzata inizialmente per indicare il fiammeggiare tipico delle emanazioni petrolifere.

[fonte Wikipedia]

Introduzione
Peak Oil Profiteer ci da il benvenuto in un mondo di corruzione, violenza, ladrocinio e infamie varie, tutto per un unico fine, il Denaro. In questo  gioco economico di stampo Eurogame dall’ambientazione tendenzialmente “malata” e surreale dovremo interpretare degli sciacalli pronti a far tutto per guadagnare; catapultati in uno sperduto stato dell’Africa per sfruttare le risorse petrolifere del luogo, facendo leva sui conflitti interni e sull’anarchia che governa questo ipotetico stato, assoldando tanti operosi e bravi “consulenti”.

Peak Oil Profiteer edito dall’ ispanica 2Tomatoes Games e portato in Italia da Giochix -che ringraziamo per la copia di valutazione ricevuta- il titolo costituisce il secondo capitolo dell’omonima saga “Peak Oil” pubblicato nel 2017 (terzo se consideriamo l’espansione “Spillover” del titolo capostipite “, l’oggetto del contendere come “leggermente” deducibile dal nome è il petrolio, l’oro nero, e le strategie da attuare per impossessarsene, venderlo e da qui guadagnare una svalangata di soldi sono le più svariate e le più “carognose” che la mente umana possa partorire ad un tavolo da gioco.

Gli autori dell’universo di “Peak Oil” sono Tobias Gohrbandt avvocato tedesco, appassionato di sollevamento pesi e filantropo e Heiko Günther  grafico e illustratore di professione, dalla metà del 2011 fino all’inizio del 2013 ha ricoperto il ruolo di direttore creativo della Cambridge Games Factory nota per il famosissimo “Zombie in my Pocket” , uno dei primi esempi di giochi da portafoglio per il quale, nel corso degli anni abbiamo visto le più svariate rivisitazioni tematiche .
Attualmente è uno dei sei membri del Bureau Stabil a Saarbrücken, in Germania, gruppo multi-etnico di professionisti che si occupano di progetti grafici di comunicazione nazionale e internazionale dallo stile concettualmente non convenzionale e audace con richiami alle solide basi del classicismo.

Adesso, da due autori così, vi sorprende un gioco illustrato in maniera così graffiante e dalle meccaniche spietatamente political incorrect ?

Ambientazione
Come sopra anticipato l’ambientazione che il gioco intende simulare è quello di uno sperduto e piccolissimo stato africano in balia dell’anarchia e della corruzione, a livello di grafica, il tutto è molto stilizzato, ci troveremo infatti di fronte ad un tabellone (double face, con due mappe differenti) dove vengono tracciati i confini delle varie regioni, le basi delle fazioni, i giacimenti petroliferi e i condotti per portare il petrolio verso i porti. Sebbene la stessa sia estremamente “spigolosa”, tramite la scelta dei colori e dell’impostazione dei “toni” delle illustrazioni riesce ad essere perfettamente adeguata allo stile moderno che vuole dare al gioco e risulta piacevole e fresca. Per quanto attiene l’atmosfera al tavolo, ben presto ignoreremo la spigolosità e verremo coinvolti da un ambientazione dove sono i giocatori stessi con le scelte operate a crearne una sempre diversa di partita in partita.

Componenti
I componenti sono un po’ la nota dolente del titolo in quanto un po’ spartani, ma comunque funzionali all’uso che il gioco chiede di farne, anche qui ben presto ci dimenticheremo dei cubetti standard che rappresentano le  truppe delle fazioni per concentrarci sull’importanza tattica della loro presenza su mappa.
Degne di nota sono le fiches che rappresentano i diversi leader delle altrettante fazioni, di ottima consistenza e piacevoli da maneggiare, le carte presentano una grafica perfettamente in linea con tutto il gioco e sono di buona fattura, considerando i pochissimi rimescolamenti al quale saranno soggette, si può benissimo soprassedere ad un eventuale imbustamento (gli imbustatori seriali, sono esonerati da tale opinione! )

Gioco in breve
Il gioco si presenta come un Euro games a tema economico ambientato nel mondo industriale e dei trasporti con elementi di humor nero politico/militare;
le meccaniche, sicuramente la più preponderante e direttrice del gioco è la  selezione simultanea di azioni che ci consentirà di guadagnare maggioranze e spostamenti di area(quest’ultima tramite l’uso dei dadi) dalle quali tramite il pickup and delivery potremmo guadagnare punti per raggiungere la vittoria, aiutandoci anche con le carte consulente che ci daranno dei vantaggi permanenti per renderci più facile la vita. Come ultimi ingredienti, inoltre, abbiamo gli eventi che daranno eventuali vantaggi una-tantum e che scandiscono, in qualità anche di timer, la durata del gioco facendo scattare il trigger di fine partita, ovvero il raggiungimento del massimo livello sul tracciato corruzione.

La struttura del turno e del gioco si articola in varie fasi che accenneremo in questo contesto in maniera molto sintetica, anticipandovi con una certa dose di orgoglio che uno dei nostri più famosi youtuber è già all’opera per un esaustivo Videoutorial.

Le forze dalle quali potremo, come delle sanguisughe, trarre guadagno sono le 3 fazioni in lotta del paese: il governo, il fronte di liberazione nazionale e il partito di sinistra. Sul tabellone sono presenti 3 spazi fazione da riempire con i cubi appartenenti ad ognuna. L’indicatore di corruzione parte da 93%, e dopo aver creato il mazzo contingenza (a dire il vero un po’ alla “coda di rospo, zampa di rana” ma comunque ben descritto nelle regole), si mescola il mazzo ricatto contenente tutti e tre i diversi leader presenti per ogni fazione (esiste una certa asimmetria in ragione della diversa distribuzione di questi) ogni giocatore ha le sue 5 carte Azione, il denaro iniziale e i componenti del suo colore. Tutti ricevono un Leader casuale e i rimanenti vengono posti a faccia in su e facilmente raggiungibili da ognuno. Il gioco si svolge in una serie di turni. All’inizio di ogni round, viene scoperta una carta del mazzo contingenza che dovrà essere risolta necessariamente in caso di evento o eventualmente acquisita dal giocatore che sceglierà la specifica azione, come vedremo più avanti. Le carte contingenza possono essere eventi (che in buona sostanza modificheranno le regole per il round in corso) o consulenti, da “assumere” da un singolo giocatore per utilizzarne le abilità speciali.
Dopo questa prima fase si passa a quella successiva: la selezione azione. In questa fase i giocatori che possiedono ognuno un medesimo set di 5 carte contenente altrettante differenti carte azione, numerate da 1 a 5, ne sceglieranno una e la posizioneranno a faccia in giù davanti a loro. Quindi, in ordine numerico crescente, verranno risolte tutte.
Quando il numero dell’azione verrà chiamato, il giocatore se ha scelto quell’azione rivela la sua carta e svolge l’azione stessa.
Dopo che tutti i giocatori hanno svolto la loro azione per il round, si controlla il tracciato della corruzione: se ha raggiunto il 100%, il gioco finisce, altrimenti il gioco passa a un nuovo round. Le 5 azioni disponibili per tutti i giocatori sono: 1. Corruzione, 2. Vendita di Armi, 3. Acquisizione di Diritti di perforazione, 4. Vendita del petrolio, e la 5. Contingenza.
La corruzione consente di ricattare per ottenerne il controllo dei leader delle diverse fazioni anche se in mano ad un avversario (il tutto tramite combattimento a suon di carte ricatto). Possedere un leader della fazione è fondamentale in quanto si potranno vendere armi a una fazione solo se se ne controlla almeno uno dei suoi leader. Si guadagnerà una determinata quantità di denaro a seconda di quanto indicato sulla tabella corrispondente del tabellone e un nuovo cubo truppa verrà aggiunto al tabellone di gioco (il dado deciderà i possibili spostamenti). Anche per acquistare i diritti di trivellazione da una fazione, si deve controllare almeno uno dei  leader della fazione che controlla la regione, si paga il costo indicato sul tabellone in corrispondenza dei cubetti della fazione stessa e si aggiunge una delle tue torri di trivellazione a quella determinata regione del tabellone. Una volta ottenuti i diritti di perforazione, si potrà vendere petrolio. Si rimuove la torre di trivellazione e si raccoglie la quantità appropriata di denaro(sempre riferendosi alla tabella). Infine, l’azione contingenza consente di “assumere” un consulente o di eseguire un’azione ad hoc a seguito di un evento.

La quantità di denaro che si paga/guadagna per ciascuna delle azioni è dettata dalle tracce delle fazioni sulla sopra nominata area del tabellone. Per dare un maggior tocco di realismo il prezzo delle armi diminuisce man mano che le fazioni aggiungono più truppe sul tabellone, il che significa che una fazione con tante truppe in gioco sarà abbastanza restia a farsi vendere petrolio in ragione della potenza che vanta. Analoghi ragionamenti possono essere fatti con le altre azioni di gioco, ma lascio a voi la soddisfazione di scoprirne i pro e i contro dettati dal contesto.

Riassumendo, se un evento o una determinata azione fa raggiungere il livello 100 della corruzione si fa un altro turno e poi il giocatore che più avidamente e meschinamente avrà lucrato sarà ovviamente dichiarato il vincitore.

Sensazioni su strategie e tattiche
La sensazione principale che si avverte durante il corso di una partita è quella di una “distopica” frenesia. Basterà infatti anche solo una scelta un po’ fuori dalle righe di qualsivoglia giocatore per cambiare, anche tramite un effetto domino della disposizione delle truppe, completamente l’assetto della partita e gli equilibri. Ciò non significa che il gioco fornisca una sensazione di caos e di paralisi di analisi, in quanto le scelte perorabili sono ad ogni turno molto varie e con effetti praticamente molto rilevanti, anzi. Pertanto a chi cerca un gioco economico dove il gameplay sia completamente e in ogni momento sotto controllo e che, per inclinazione, è solito puntare più sulla strategia che sulla tattica “last minute” credo che storcerà un po’ il naso sebbene il titolo vanti proprio come caratteristica principale il costante “chi va la?” al tavolo  da gioco. Il gioco da il meglio di se dai 3 giocatori in su, ideali 4, in 5 si può fare ma saranno partite davvero adrenaliniche!.

Regolamento
Il regolamento è molto chiaro, ben illustrato e tematizzato al gioco, anch’esso in linea con l’impatto grafico del gioco e presenta poche regole scritte in maniera chiara e quelle poche eccezioni alle regole che esistono  (in ragione delle peculiarità dei vari leader) sono chiarite in maniera esaustiva ed inequivocabile. Non stiamo parlando infatti di un malloppone di 50 pagine in stile grognard (profondo rispetto in quanto anche io stesso un po’ mi sento di appartenervi, Living Rules GMT docet)

Scalabilità
La scalabilità predilige un numero di giocatori da 3 in su in quanto solo in due lo spirito del gioco ne risulta un po’ mortificato. Soprattutto in ragione delle mappe che, sebbene contenute, nell’ingombro sul tavolo sono davvero piene di regioni differenti e dunque si riducono i punti di contatto con l’avversario e quindi si sarebbe più portati a coltivare il proprio orticello, sebbene, sottolineo, il gioco sia stato progettato per essere l’opposto di un multi solitario di gruppo. Pertanto ribadisco quanto sopra da 3 in su o se si è soli anche il solitario è valido. Quest’ultimo  prevede una certa dose di imprevedibilità dovuta essenzialmente al lancio del dado (imprevedibilità anche presente nel multi giocatore) ma che nel gioco in solo assume un ruolo predominante.

Target
Il pubblico al quale si rivolge non è proprio per i giocatori di “primo pelo” ma nemmeno per quelli che di prima mattina per svegliarsi si fanno una partitella veloce a uno splotter, le regole infatti sono semplici e le poche eccezioni alle stesse di facile memorizzazione . Nondimeno, padroneggiare il gioco è tutt’altra cosa. È necessaria qualche partita prima di plasmare il proprio modo di giocare in maniera adattativa in risposta a quello degli avversari affinché, si possa trarre, anche nella più sfortunosa condizione, qualche lieve margine. A mio parere, il miglior modo di far punti è vendere come ossessi petrolio e quando ciò non è possibile cercare di “raschiare”  qualcosina utilizzando il riscatto del leader militare. Da non sottovalutare infine gli effetti dei vari consulenti e degli eventi. Tramite quest’ultimi potremo, una volta racimolata una rispettabile somma di danaro, utilizzarli per spingere il gioco verso la fine portando a livelli più alti la corruzione (se fai una carognata, falla bene! Ndr).

Rapporto con il prezzo
Il rapporto con il prezzo diciamo che non è fra i più favorevoli se si va a considerare la quantità e qualità dei materiali piuttosto standard (una decina di euro in meno avrebbero a mio parere reso più appetibile il gioco anche ai semplici curiosi) nondimeno per quanto invece attiene il rapporto fra la spesa, il divertimento e la longevità il prezzo risulta accettabile.

Longevità
La longevità del gioco è assicurata da un punto di vista progettuale dalla presenza di un tabellone double face che presenta due distinte mappe scenario di diversa difficoltà, ogni partita risulta sempre diversa grazie alla distribuzione delle carte, vuoi anche grazie all’alea introdotta dal dado e dalle scelte contingenti che si è necessariamente obbligati a fare di volta in volta .
Pertanto è un gioco che facilmente si intavola, a patto di avere il gruppo giusto, pronto a far di tutto per prevaricare gli avversari. La paralisi d’analisi è assolutamente assente (tranne quella patologica XD) in quanto non sapremo cosa fare davvero per prima considerato il ventaglio di opportunità presenti in ogni turno.
Fra gli elementi tutto sommato innovativi e di colore sono la chiamata delle carte azione che di turno in turno genera quella giusta suspense e la possibilità di poter impersonificare  anche i leader avversari per il tramite o del leader religioso o di un “combattimento” con le carte. Quindi posso dire che a mio parere non è il classico gioco re-theme di qualcos’altro ma dà una ventata di freschezza anche alle serate non iniziate con particolare verve.

Le varianti
Il gioco contiene anche 3 diverse varianti i cui componenti sono inclusi nella scatola base che conferiscono ulteriore variabilità alle scelte perorabili e longevità ulteriore al titolo. La variabilità al setup è buona e le meccaniche seppur “semplici” sono efficaci per quello che il gioco richiede di compiere per vincere.

Esperienza in Solitario
Personalmente ho molto gradito la versione in solitario in quanto, sebbene un po’ imprevedibile e con un bot di quelli che riescono in men che non si dica a farti il mazzo a tarallo, esistono tramite la scelta della differente fazione da assegnare al bot diversi livelli di difficoltà, potendo così modulare a seconda di quanta voglia abbiamo di vederci furiosamente smutandati dal bot.

Cosa cambierei
Quel che cambierei sono due cose: il prezzo personalmente andrei a ridurlo di quella decina di euro per garantire un più ampio bacino di interesse perchè il gioco è bello e vale davvero la pena averlo in collezione e giocarlo fino a consumarlo (preciso che ovviamente le logiche e le motivazioni dettate dal mercato  sono al di fuori della mia conoscenza e pertanto non mi permetto di esprimere parere in merito, ma una semplice osservazione).
In seconda analisi cambierei i segnalini truppa, un po’ troppo squadrati e seriosi, magari con delle micro-miniature per rendere ancora più grazioso l’effetto al tavolo, possiamo pertanto sperare che qualche abile progettista 3D realizzi un set per pimpare in tal senso il gioco.

Conclusioni
In conclusione il gioco a mio avviso è promosso a pieni voti in quanto facilmente intavolabile per lo spazio contenuto richiesto, per il crescente climax che si viene a creare al tavolo da gioco e perchè riesce a divertire senza mai stancare anche i gruppi più numerosi, questo perchè giocare è socialità e divertirsi insieme è un gran valore aggiunto.

Buon Gioco!

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